XIX

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Michele's POV

La vidi accasciarsi a terra. Piano, piano.  Urlai il suo nome.

"Alice!"

Alice's POV

Sono in una stanza bianca. Non ricordo niente. Affianco a me una flebo e un comodino. Mi chiedo dove sono. Dopo un urlo di Michele non ricordo più nulla, vuoto totale. Più in là vedo una finestra. Mi alzo e porto con me il carrellino della flebo,mi affaccio alla finestra.

"No alice ferma ferma"

Mi volto. Vedo Michele che prega che io non faccia un "non so che cosa".

"Che succede?"
"Non buttarti"

Rido.

"Ma chi si vuole buttare! Ho 20 anni, la mia vita ancora é lunga..."
"Ti diminuisci gli anni furba?!"
" era per approssimare"
"Allora facciamo 30. Sei vecchia"

Rido per poi tossire.

"In tutto ciò non ti ho detto come stai?"
"Bene più che altro non so dove sono...."
" In ospedale .... sei svenuta sul treno... per.... per colpa mia"

Lo guardo non capendo. Quel vuoto che ho, corrisponde allo svenimento. Ora ricordo tutto. Michele mi ha rincorso, stavamo litigando.

"Non é stata colpa tua... Ora vai via però, non voglio vederti"
"Prima però ti rimetti a letto"

Faccio come dice. Prima se ne va e meglio é. Lo vedo uscire. Prendo il cellulare per poi addormentarmi.

1 ora dopo...

Al mio risveglio mi sento toccare i capelli. Sono stretta in questo letto. Sento una voce familiare. É Michele. Mi sta parlando, pensa che io stia dormendo.

"Perché se sono uno stupido non é colpa tua, ed é giusto che tu non mi perdoni. Peró devi sapere che ti amo. Devi sapere che mi mancherai da morire. Che senza te non ce la farò. Che dopo di te non ci sarà nessuno e nessuna. Ti amo Alicelikeaudrey. Forse troppo per i miei gusti, ma non riesco a trattenermi...

Un amore per due|| michelice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora