Andrea entrò nello studio della sua collega Di Maio con una cartellina tra le mani. Si avvicinò alla scrivania e gliela appoggiò davanti senza dire niente.
Reparto di Radiologia
Esame effettuato: TAC
Paziente: Gianluca GinobleAsia, dopo aver letto le informazioni sulla cartella clinica, alzò lo sguardo per guardare Andrea mentre con la mano sinistra aprì il cartoncino contenente i fogli. Subito i suoi occhi iniziarono a scorrere sulle centinaia di parole, ma solo alcune erano importanti: quelle in fondo. Rapidamente guardò a piè di pagina e lesse.
Esito: negativo
<< Non sono i ventricoli >> disse lei appoggiando la fronte sul palmo della mano per sorreggere la testa.
<< Da una parte meglio così, ma dall'altra ora pensi a cosa possa essere. Accusa sintomi strani e pensavo che in questi casi la causa peggiore fossero i ventricoli. E invece no >> rispose Andrea appoggiando entrambe le mani sulla scrivania.
<< Mi hai tolto le parole di bocca >> calò il silenzio tra loro. Un silenzio strano, pieno di dubbi, di perplessità.
<< Ora che si fa? >> chiese lui per rompere il silenzio.
<< Non lo so Andre, non lo so. Per la prima volta non so cosa fare. Una cosa buona è che dall'intervento dopo l'incidente si sta riprendendo davvero bene. Ora controllo i miei impegni del pomeriggio e poi vado un attimo a visitarlo. Nel frattempo penserò a qualcosa. Magari un elettrocardiogramma o un ecocuore, o magari un arteriografia. Ora vediamo >> rispose lei con la voce di una disperata.
<< Va bene. Mi raccomando, se hai bisogno chiamami >> gli sorrise come ringraziamento. Uscì dal suo studio e si diresse nella parte centrale del reparto a vedere il tabellone turni.
Scorse gli occhi, si fermò all'ottava riga dove si trovava il suo nome e lesse gli impegni del pomeriggio: assistenza alle emergenze.
Perfetto, in qualche modo era libera. Si sistemò il cerca-persone attaccato al camice in caso di chiamata e si diresse dal suo paziente preferito.
Bussò delicatamente e poi aprì. Gianluca era intento ad alzarsi dal letto e lei, subito premurosa e sorridente, si avvicinò a lui per aiutarlo.<< Hai sempre un tempismo perfetto, sai? >> non sapeva cosa rispondere e, quindi, si limitò ad abbassare la testa abbozzando un sorriso. Ma il giovane ragazzo non era di certo uno di quelli che lasciava cadere le conversazioni, anzi era un maestro delle chiacchiere e non si perse d'animo a riavviare la situazione; << Ti sono per caso arrivati i risultati della mia TAC? >> chiese improvvisamente cogliendo Asia impreparata.
La dottoressa lo prese a braccetto sul lato destro mentre lui con il sinistro faceva scorrere il carellino con le flebo attaccate. Lei lo accompagnò agli ascensori dove, subito, entrarono per dirigersi a piano terra.
<< Si mi sono arrivati. E per fortuna... non sono i ventricoli >> lui tirò un sospiro di sollievo. Il suo sguardo divertito e sollevato scrutava quello cupo e pensieroso della dottoressa al suo fianco.
<< Ehi, che è quella faccia? Dovresti essere contenta per me che sto bene...>> scherzò Gianluca, pavoneggiandosi.
<< No, non stai bene. Adesso abbiamo scartato una delle ipotesi. Voglio capire cosa hai. Ma adesso non pensiamoci; vieni che ti accompagno un po' in giardino e chiacchieriamo sotto al sole >> non dissero più niente, semplicemente si avviarono verso una di quelle panchine poste tra gli alberi, dove poco dopo si accomodarono.
<< Aah, che pace. Si sta così bene qua fuori >> esclamò il paziente chiudendo gli occhi e allungando il viso verso il sole. Però un'improvvisa malinconia lo avvolse, lo stomaco si chiuse e di scatto aprì gli occhi come se avesse appena fatto un incubo; << Asia... >>
<< Tutto bene? Sei leggermente pallido >> disse lei mentre gli sentiva i battiti al polso. Aveva paura; paura che si risentisse gravemente male.
<< Ho una strana sensazione...devo farti una domanda>> disse lui agitato.
<< Sono qua, tutta per te >> la dottoressa appoggiò la sua mano su quella di Gianluca senza rendersene conto.
<< Ecco... io... morirò? >> la Di Maio si irrigidì. Tante volte aveva pensato a questa cosa, e ora cosa gli avrebbe potuto rispondere?
<< Farò di tutto perchè questo non accada... ma per ora... possiamo fermare il tempo >>
affermò a Gianluca che la guardava in modo strano, con uno sguardo confuso, come se non stesse capendo cosa la dottoressa intendesse.
E lentamente lei si avvicinò al ragazzo che aveva seduto di fianco, fece scontrare insieme le labbra. Lasciò un lieve bacio a stampo e poi si staccò per poter vedere la reazione di Gianluca.
Lui la guardò negli occhi e sorrise a trentadue denti per poi riavvicinarsi e dare vita ad un vero bacio, ricco di passione, che poco dopo fu interrotto dal suono del cerca-persone della dottoressa.
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By your side
Short StoryGianluca Ginoble, 30 anni, arriva al pronto soccorso a causa di un incidente stradale. Preso in cura dalla dottoressa Asia Di Maio, cardiologa, si rende conto che il paziente è malato di cuore. Solo che non si dovrebbe mai mischiare il lavoro con l...