Capitolo Sette

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La Dottoressa Di Maio si trovava ancora nel suo studio dopo ore a fare controlli ad una squadra di calcio e a compilare certificati medici per poter partecipare alle partite.
Ma la sua testa era, anche, proiettata al bacio che si era data con Gianluca. L'aveva scossa, in positivo, e non poco.
Breve ma intenso.
Purtroppo il suono del suo cerca-persone aveva interrotto il magico momento. Si era alzata e se n'era andata senza dire niente al suo paziente e per questo si sentiva estramemente in colpa; aveva persino paura a rivederlo non sapendo come comportarsi. Sicuramente prima di rientrare in camera di lui ci avrebbe pensato due volte.

Nel frattempo Giada, l'infermiera, era entrata in camera di Gianluca per effetturare il prelievo del sangue.

<< Buongiorno Gianluca, come andiamo oggi? >> lo salutò lei avvivicinandosi al suo letto con il carrello con tutto l'occorrente.

<< Giada scusa ma la dottoressa Di Maio dov'è? >> chiese lui, ignorando completamente la domanda e guardando dietro le spalle della signora sperando di vedere Asia sbucare dalla porta.

<< Non saprei. Credo nel suo studio >> lui annuì poco convinto e spostò lo sguardo fuori dalla finestra; << risvolta la manica che ti faccio il prelievo >> il ragazzo guardò l'infermiera e scrollò la testa da destra verso sinistra.

<< Vorrei che la dottoressa Di Maio venisse chiamata. Avrei bisogno un attimo di vederla, non sono più riuscito a parlare con lei >> l'infermiera lo scrutò attentamente e lui fece gli occhi dolci; << Per favore... niente prelievo eh >> Giada sapeva che Gianluca non avrebbe mollato per questo sbuffò e uscì dalla stanza.

<< Avanti >> rispose al leggero bussare alla sua porta. L'infermiera spuntò da dietro la porta; << Giada, come mai qua? È successo qualcosa? >>

<< No, niente di grave. Ma Ginoble il paziente delle 112, ha detto che non si sarebbe fatto fare il prelievo se non fossi venuta a chiamarla. Dice che non si è fatta più vedere >>

<< Vuole me? >> chiese lei stupita e Giada annuì spazientita.
Raggiunse la stanza e bussò leggermente prima di entrare per attirare l'attenzione del paziente, che alla sua vista sorrise a trentadue denti.

<< As... emh dottoressa. Finalmente sei arrivata. Va tutto bene? >> le chiese osservandola attentamente.

<< Si, perchè? >> rispose lei cercando di evitare in ogni modo possibile il suo sguardo.

Dopo che Giada ebbe effettuato il prelievo uscì dalla stanza seguita dalla Di Maio.

<< Asia...>> la richiamò Gianluca; << sei occupata adesso? Vorrei che tu restassi un po' qui con me>>

<< Veramente io...>> aveva paura a rimanere sola con lui; non voleva affrontare il discorso "bacio". L'iniziativa era stata sua ed era preoccupata della reazione del paziente. In più aveva paura di innamorarsi seriamente: se qualcosa fosse andato storto lei non se lo sarebbe mai perdonato.

<< No va beh, se non puoi perchè hai da fare, tranquilla...>> lei di risposta scrollò la testa e sorrise. Si avvicinò a lui e si sedette sul letto affianco a lui.

<< Gianluca senti, riguardo a prima in giardino, io non...>> lui la zittì appongiandole un dito sulle labbra.

<< Ssh, è stato bellissimo >> si avvicinò e le sfiorò le labbra delicatamente per poi approfondire il bacio. Le mani grandi e possenti del ragazzo andarono a prendere il viso di lei. Successivamente Asia prese entrambi i polsi del paziente e lo staccò.

<< Gianluca aspetta per favore...>> lo fermò mantenendo lo sguardo basso.

<< Ma io credevo che...>> tentò lui dispiaciuto.

<< E credevi benissimo ma...>> lui la fermò con un gesto della mano.

<< Tranquilla ho capito. Tu hai paura di innamorarti seriamente di me; hai paura che venga fuori che io abbia qualcosa di grave; hai paura che io possa non farcela ma soprattutto hai pura di soffrire >> a queste parole lei si limitò ad abbassare la testa; << Sai Asia, sei un po' egoista >> concluse lui incrociando le braccia al petto e guardando da tutte le parti al di fuori che incrociare gli occhi della bionda.

<< Un po' è vero. È che io ho paura di affezionarmi talmente tanto a te da non riuscire ad essere lucida, professionale e guarirti >> si giustificò lei.

<< No Asia non è vero. Perchè se a me ci tenessi davvero così tanto faresti di tutto per farmi stare bene. E non sto parlando solo del rapporto medico-paziente >>

<< Non mettere in dubbio il fatto che io possa guarirti o meno. È che se mi innamorassi profondamente di te, sarei ancora più spronata a dare il massimo e potrei non farcela >>

<< Io non sono d'accordo. Sta di fatto che principalmente pensi sempre a te, ti preoccupi di non soffrire troppo ma non ti preoccupi di me, perchè non hai capito che l'unica cosa di cui ho davvero bisogno in questo momento sei tu >>

Una lacrima solcò la guancia di Asia. Fece una carezza a Gianluca, gli lasciò un bacio sulla fronte e poi uscì da quella stanza.

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