<< Asia, quando si riprende bisogna fargli un eco cuore, magari capiremo qualcosa di più >> lei annuì seria, infilò le mani in tasca del camice.
<< Stai te qua con lui per favore, vado a preparare il macchinario per l'eco >> abbandonò quella stanza sempre più scossa e scoraggiata dalla situazione.
Mentre stava per sistemare le ultime cose, la dottoressa venne raggiunta dal suo collega.
<< Si è svegliato >> disse lui quasi con sollievo; lei si limitò a guardarlo mentre sorrideva debolmente. Non voleva cantar vittoria troppo presto, adesso era un momento importante.
<< Bene. Arrivo subito, intanto preparatelo per l'eco >> Andrea annuì e si allontanò, lasciando Asia da sola, avvolta in mille pensieri.
Appoggiò le mani allo schienale della sedia, abbassò la testa e sospirò parecchie volte. Quando sentì la porta aprirsi, si ricompose velocemente, passò entrambe le mani sul viso per poi tirarsi indietro i capelli. Gianluca la scrutava attento, era quasi più preoccupato lui per lei che viceversa. Si alzò dalla sedia a rotelle appoggiandosi ai vari oggetti che trovava intorno a lui e si coricò sul lettino. Asia, tutto in rigoroso silenzio, andò a chiudere la porta, spense le luci e si sedette alla sua postazione.
<< Asia...>> la dottoressa si bloccò e spostò lo sguardo su Gianluca; << hai una faccia sconvolta. Perchè dopo l'esame non vai un po' a casa? Hai bisogno di riposo...>> la mano del ragazzo si avvicinò al viso di lei dove le lascio una dolce carezza. Asia prese la mano di Gianluca tra le sue e gli lasciò un bacio sul dorso, sorridendo.
<< Preferisco rimanere qua con te, a casa non sarei tranquilla. E poi potresti aver bisogno e io non ci sarei>>
<< Tesoro, ma se non ti riposi non sei lucida. Ti prego, non voglio che tu stia male. E poi ci sono altri medici e infermieri, non sarei solo. >> rispose lui portandosi la mano della dottoressa sul petto.
<< Non ti preoccupare, ok? Io fino a che rimarrò qua con te, starò bene >> lui sorrise appena; << dai, ora girati leggermente sul fianco sinistro che iniziamo l'eco >> annui e si mise nella posizione dettata.
Asia sparse un po' di gel sulla sonda e poi l'appoggiò all'altezza della costola di Gianluca che, al contatto freddo del prodotto, sussultò leggermente.
<< Ehi...>> Gianluca la chiamò sottovoce per attirare la sua attenzione. Lei fece uno strano verso come risposta; << Mi prometti che mi dirai tutto e subito? Qualsiasi cosa sia? >> la dottoressa lo guardò per sapere se davvero era sicuro. Lui annuì e lei ricambiò con un sorriso tirato per conferma.
Aveva lo sguardo fisso e serio sul monitor; ogni tanto con la mano sinistra smanettava sui vari tasti del macchinario per alcuni parametri. Il silenzio regnava nella stanza, era quasi pesante e soffocante. Gli occhi di Gianluca non si staccarono nemmeno per un attimo dal corpo della dottoressa: lui era completamente preso e sapeva che solo con lei sarebbe davvero stato bene.
<< Cavolo >> Asia esclamò questo tutto d'un colpo. Gianluca girò velocemente il volto verso il monitor ma gli era difficile capire; << Io non... oddio... non è possibile >>
<< Asia cosa sta succedendo? Cos'ho? È grave? >> il paziente si stava agitando e questo alterava alcune immagini riprodotte dalla sonda.
<< Hai il cuore... >> avvicinò lo sguardo al monitor e fece partire la registrazione del flusso sanguigno, sia venoso che arterioso; << Non capisco. Perchè hai il flusso dell'arteria quasi bloccato? >>
<< Cosa stavi dicendo prima Asia? Come ho il cuore? >> chiese lui impaurito senza capire l'ecografia. La Di Maio non lo sentì subito e lui la richiamò ma incominciò a tossire.
<< Mi fa male il petto ed è come se fossi sulle montagne russe, vedo tutto girare >> socchiuse gli occhi e iniziò a respirare a fatica, come se avesse appena fatto una corsa. La Di Maio gli appoggiò una mano sul petto e fece incastrare i loro sguardi insieme.
<< Guardami. Segui me, respira e stai tranquillo >> lui fece quello che lei le aveva detto fino a che non prese un ultimo respiro profondo prima di calmare del tutto la crisi; << Hai il cuore ingrossato...>> affermò lei dopo attimi di silenzio riponendo lo sguardo sull'ultima immagine che il monitor aveva registrato.
<< E cosa significa questo? >> chiese Gianluca mentre rivolgeva lo sguardo sconsolato al soffitto.
<< Potrebbe voler dire tantissime cose. Per questo pensavo di farti adesso con urgenza un'angiografia. Con quella si vedrà meglio l'aorta perché non mi convinceva molto dall'eco >> guardò il suo paziente che annuì e poi si mise seduto sul lettino; << Ti prendo la sedia a rotelle aspetta, così andiamo >> si alzò, ma prima di andare verso la porta Gianluca la afferrò per il polso e la bloccò. Asia guardò prima lui poi la sua mano che la teneva e si avvicinò al ragazzo che la prese per i fianchi.
<< Ti amo dottoressa >> le sussurrò a pochi centimetri dal suo viso per poi far congiungere insieme le bocche.
Un bacio carico di promesse e di paure mai dette ad alta voce.
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By your side
Short StoryGianluca Ginoble, 30 anni, arriva al pronto soccorso a causa di un incidente stradale. Preso in cura dalla dottoressa Asia Di Maio, cardiologa, si rende conto che il paziente è malato di cuore. Solo che non si dovrebbe mai mischiare il lavoro con l...