Portami alla partita di Baseball

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La mattina Ian si svegliò a causa di una bocca sulla propria erezione ed aprì gli occhi intorpiditi per trovare il fidanzato che faceva su e giù con la testa. Poco dopo Ian venne, e Ayden lanciò la notizia di dover lasciare la città per un viaggio di lavoro a Pittsburgh. Ian avrebbe dovuto immaginare che ci fosse in ballo qualcosa, visto che Ayden non era mai così spontaneo a meno che non dovesse recapitare brutte notizie.

Ian si sedette con aria strana sul bordo del letto king-sized e osservò Ayden che ordinatamente piegava i vestiti e li posava con attenzione nella valigia. Ian dovette ricorrere a tutta la propria forza di volontà per non chinarsi, afferrare gli abiti perfettamente riposti dalla valigia firmata Burberry e gettare tutto sul pavimento senza curarsene. La pignoleria di Ayden a volte era davvero fottutamente ridicola.

"Come possono appiopparti questo viaggio così, all'ultimo minuto?"

"Possono fare quello che vogliono, Ian. Sono io che lavoro per loro, non il contrario. Non so cosa vuoi che ti dica. Non ho scelta, lo sai"

"Lo so, ma un piccolo avviso sarebbe stato carino. E se avessimo programmato qualcosa nel weekend a proposito del nostro matrimonio? Non possono aspettarsi che tu molli tutto all'ultimo fottuto minuto e che parta così"

"Beh, considerato che sono loro a pagare per questo bellissimo attico in cui vivi, per i bei vestiti che indossi, e per il costoso profumo che ti metti, possono aspettarsi quello che vogliono da me" disse Ayden con tono asciutto.

Ian sbuffò apertamente, scosse il capo e distolse lo sguardo, domandandosi perché mai si fosse disturbato di discutere con l'altro. Non avrebbe mai potuto vincere.

Ayden sospirò e si piegò. "Stai facendo il melodrammatico" disse prima di posargli un bacio sulla testa, "ma dove sta la novità, no?"

Ian non rispose, si limitò a osservare Ayden che metodicamente continuava a fare i bagagli.

"Starò via solo fino a domani sera" continuò Ayden. "Sono sicuro che tu possa trovare qualcosa per tenerti occupato. Magari puoi fare un turno extra al club, o forse puoi andare a correre un po'? Puoi bruciare un po' di quelle calorie che hai ingurgitato con quella pizza che ti sei scofanato ieri sera"

Ian sospirò scoraggiato e osservò Ayden che finalmente chiuse la valigia. Si alzò e seguì Ayden alla porta.

Ayden si mise la giacca e poi si voltò verso Ian, con un sorrisetto comprensivo. "Sei carino, lo sai" disse, andando a sfiorare il suo labbro inferiore con il pollice. "Torno domani sera" si inclinò e baciò dolcemente Ian sulle labbra.

Ian lo afferrò per il bavero della giacca e tentò di approfondire il bacio, ma Ayden si scostò solo qualche attimo dopo.

"Dai, Ian, perderò il volo. Non ho tempo, già così arriverò in ritardo" Poi baciò rapidamente Ian sulla fronte e si voltò per aprire la porta. "Ci baceremo quanto vorrai quando sarò di ritorno. Ti amo"

"Anch'io" disse Ian, sforzandosi di sorridere un po' e poi guardò Ayden uscire senza un'altra parola. Si passò una mano fra i capelli disordinati e si girò per osservare l'attico ora vuoto, domandandosi come si sarebbe tenuto occupato durante il giorno.

Si diresse verso lo sfarzoso divano bianco e vi affondò sopra, controllando il cellulare. Dopo aver dato un'occhiata a Twitter e Facebook, cominciò a far scorrere i contatti. Senza realmente pensarci – e anche se aveva un'altra dozzina di amici da poter facilmente chiamare per uscire – si fermò sul nome di Mickey.

Ci riflettè solo qualche secondo prima di premere il pulsante per chiamare.

Dopo qualche squillo, Mickey rispose, la voce roca per il sonno. " 'nto?"

The Wedding Planner. || Gallavich.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora