"Lo farò" disse Ian col fiato corto, "Lo lascerò"
Mickey esalò un sospiro tremulo e si premette ulteriormente contro di lui, non potendo credere alle proprie orecchie. Resistette alla ridicola urgenza di darsi un pizzicotto. "Sì?"
"Sì" sussurrò Ian, carezzando su e giù le braccia nude dell'altro.
"Sì?" ripeté Mickey, il cuore che gli martellava selvaggiamente in petto.
"Cazzo, sì. Mickey...io voglio te" disse Ian, andando con le mani sulle sue spalle e poi prendendo il suo viso, costringendolo a guardarlo. "Lo desidero tanto quanto lo desideri tu. Tutto quanto. Tu mi dai la sensazione di poter essere me stesso, che va BENE essere me stesso. Che ogni tanto va bene essere un fottuto caos"
Mickey posò le mani su quelle di Ian che sorreggevano il suo viso, e lo zittì con un bacio.
Ian ricambiò profondamente, gentilmente strattonandogli le labbra con i denti, e tornando con le mani lungo le sue braccia prima di far intrecciare le loro dita.
"Forza" fece cominciando a rispingere Mickey verso la camera da letto. "Voglio dimostrarti quanto sono serio"
Giunti in camera, Ian si spogliò rapidamente e attirò di nuovo Mickey a sé, abbracciandolo e posando dolci baci sul suo collo.
Mickey affondò le dita nei suoi capelli e chiese, "Non devi...tornare?"
"No" mormorò Ian continuando a depositare baci umidi lungo la linea della sua mascella.
Ian si voltò e si diresse verso il letto, portando Mickey con sé. Si sedette e lo attirò vicino, in modo che fosse in piedi fra le sue gambe. Con le grandi mani percorse il petto e lo stomaco di Mickey prima di stringergli i fianchi. Sollevò lo sguardo su Mickey e sorrise quando vide che lo stava guardando, come se lui fosse veramente un essere fottutamente speciale.
"Vieni qui" disse muovendosi sul letto, trascinando Mickey.
Quando Ian fu steso contro i cuscini, attirò Mickey in un bacio mordace.
Mickey si mise a cavalcioni su di lui e gemette quando le mani di Ian gli afferrarono e gli divaricarono il fondoschiena.
"Ehi" disse Ian senza fiato, interrompendo il bacio. "Voltati. Voglio provare una cosa diversa"
Mickey esitò solo per un breve istante prima di capire cosa Ian volesse. Con cautela si spostò allontanandosi da lui, posizionò le ginocchia ai lati della sua testa, l'erezione turgida indugiava sul suo viso. Ansimò quando Ian gli avvolse le cosce con le braccia e lo portà giù, prendendolo in bocca.
"Merda, Ian" farfugliò Mickey sussultando e rilassandosi lungo il suo corpo.
Afferrò l'erezione di Ian e lentamente ne leccò la punta prima di prenderlo più che poteva.
Ian gemette contro il sesso di Mickey e lo prese ancora di più angolando il capo contro il cuscino e rilassando la gola. Palpeggiò e massaggiò il suo fondoschiena, indicandogli di penetrargli la bocca.
Mickey si interruppe con un gemito e appoggiò la guancia al suo osso pelvico, gustandosi la sensazione delle sue labbra, della sua lingua e dei leggeri graffi che l'altro provocava con i denti. Mugolò e tornò all'erezione di Ian, succhiandola e leccandola con lo stesso fervore di Ian.
Ian si fermò quando Mickey si abbassò con troppo vigore, ma invece di scostarsi, emise un gemito e lo trattenne contro di sé stringendolo più forte.
"Merda, Ian. Porca puttana" ansimò Mickey mentre il proprio glande continuava a colpire la gola dell'altro. Si leccò le labbra, grugnendo e succhiando il compagno andando più in profondità che poteva. Andò su e giù con la testa per quanto gli fu possibile, la mano si occupava del resto.
STAI LEGGENDO
The Wedding Planner. || Gallavich.
Fanfiction"Il campanello sopra la porta suonò e Mickey sollevò lo sguardo, aspettandosi il ritorno della sorella, ma invece si ritrovò a fissare un tizio dai capelli rossi. Un tizio dai capelli rossi che, quasi letteralmente, gli mozzò il fiato. Quell'uomo er...