Gli ultimi giorni

96 13 3
                                    

Negli occhi di Henri, tornano quei giorni; gli ultimi giorni con sua moglie. Se ne era andata qualche mese prima, forse si erano amati abbastanza, ma non per lui. Non riusciva a farsene una ragione. Vedeva la moglie negli occhi della figlia e la più piccola chiedeva dove fosse la mamma. Come aveva potuto fargli questo?Lei era così giovane, lui era più grande. Sarebbe dovuto andarsene per primo. Aveva scritto lettere al mondo, pianto universi, tutto rigorosamente di nascosto. Le figlie non dovevano vederlo stare male, soffrivano già abbastanza.I primi mesi, non era cambiato in nulla: faceva i suoi piatti preferiti, puliva la casa come avrebbe fatto lei. Usava il suo spazzolino, ma i suoi vestiti non era riuscito a darli via. Le figlie sarebbero diventate grandi senza la mamma, e gli veniva da vomitare al solo pensiero. I primi anni furono i più duri, le mancava da morire. La sindrome del letto vuoto, i ricordi degli anni con lei, i periodi del suo calvario. Aveva anche rischiato di morire per salvarla, aveva fatto i salti mortali, ma niente. Si era spenta tra le sue braccia, e quanto era duro il vuoto che gli avevano fatto attorno. Era solo, l'unica ragione di vita? Le figlie. Lei gli aveva chiesto di non rimanere a convivere col suo fantasma, ma gli anni passavano e Henri si faceva più vecchio. Aveva perso le speranze, però sapeva che non lo avrebbe mai lasciato, e quando aveva smesso di crederci, ritrovò l'amore.


-Anna Baute

Rincorrevi autobus e perdevi treni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora