Mai smesso.

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Non ho mai smesso di fotografare il cielo, di torturarmi i capelli con le mani o di dare i pugni contro il muro quando sono arrabbiata. La sera, se non riesco a dormire conto ancora le stelle invece delle pecore come mi avevi insegnato a fare tu. La mattina faccio ancora la lista dei buoni proposti per la giornata, quella che tu odiavi e che oggi mi ricorda che pensare che non ci sei più non è un buon proposito per andare avanti. Ah, non faccio ancora colazione la mattina, è più forte di me. Ho ancora quei quattro sogni chiusi nella scatola che sai dove trovare e quelle paure che avevi promesso di sconfiggere assieme. Ho cambiato casa, non abito più dove abbiamo vissuto, c'erano troppi ricordi e io non riuscivo a dimenticarti, non è che ora vada meglio, ma penso che sia già un passo. Se la vuoi comprare, è in vendita. Tu volevi farci crescere i figli mentre a me sembrava troppo piccola, sognavo qualcosa di più moderno con un giardino dove farli giocare. Probabilmente io ero quella che tra i due sognava sempre troppo in grande, e alla fine ha fatto crollare tutto quanto. Vorrei che me lo venissi a dire, di non torturarmi i capelli, di fare colazione la mattina, che non c'è da avere paura e se è colpa mia, se ora non siamo più niente.

-Anna Baute

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