La cantina.

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Ogni sera, prima di dormire, rapisco il tuo sorriso da una vecchia fotografia che ho ancora lì nello stesso identico posto. L'avevamo appesa assieme, non ti piaceva quel muro, c'è una crepa che ora non farò mai più riparare, è un altro ricordo che non riesco a buttare via. Volevi trasferirti da me, dicevi che ti piaceva il profumo di casa mia, il mio disordine senza speranza. Sai? Da quando te ne sei andato è ancora più sottosopra, stavo per dare fuoco a tutto, anche se nella casa a volte sento il tuo profumo e ti sento ridere. Ma ho solo cancellato i tuoi messaggi, e i tuoi regali non riesco più a vederli, sono finiti in quella cantina che non ho ma che tu volevi; ora penso che non avrò mai una cantina. Sto pensando di trasferirmi, qui tutto mi parla di quei sogni che progettavamo insieme, che ora non ci sono più e non torneranno, come te. Mi fa male girare per casa e non sentire i tuoi passi che rincorrono i miei, gettarmi sul letto e non sentire le tue mani farmi perdere la testa. Qui è tutto un ricordo, un sogno irrealizzabile, mille lacrime silenziose. T'invento quella cantina che volevi, dormi con me?

- Anna Baute

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