Rincorrevi autobus e perdevi treni.

Tu

Sei arrivato nella mia vita, quasi per casualità. Così, per caso hai visto me, hai scelto me. E io con un po' più di passi incerti e un po' più di tempo, ho scelto te. Sei sempre stato perfetto in tutto, nell' ascoltarmi e nel capirmi. Nell' aspettare i miei tempi, nel perdonare i miei sbagli. Hai sempre cercato di farmi vedere la vita con i tuoi occhi e per questo io non smetterò mai di ringraziarti. Sei la cosa più bella che io possa avere. Quindi grazie a chi ci ha messo vicini, a chi ha creduto in noi, e a chi prima di noi ha visto tutto questo. Con te, oggi, sono un di più. Vederti felice è un brivido che fa sorridere anche me. È bello sentirsi amati, ma vederti felice per causa mia non ha prezzo. Non avevo mai provato niente di così grande, ci ho messo tempo a lasciarmi andare e ancora oggi ho paura a farlo, ma se ci sei tu alla fine della caduta, non ho paura; non ho paura di volare nel vuoto. L'amore ancora mi spaventa, ma credo che ormai a me stessa non posso più negarlo. Inutile negare di amarti, farebbe male a noi, ora. Quando si é sicuri di non poter trovare nessun'altra persona come quella alla quale si pensa tutto il giorno, si è nella merda; sono nella merda. Cavolo, ora che si fa? Ho paura, ma ho una voglia matta di stare là con te, tutto scorre accanto a me, tu resti un pensiero fisso, sto impazzendo, voglio pensare ad altro. Ho visto l'amore in tante altre cose, piccole e grandi. Ora ci sei solo tu. Manchi tu, qualche sguardo profondo verso chissà dove e poi ritorni; non ti muovi da me. La distanza che ci separa con il tempo mi farà sempre più male, e non riuscirò più ad aspettare. Lo so che siamo più forti. Vorrò stare con te, sentire il tuo profumo e la pelle contro la mia; io lo so. E tu hai fatto ciò che nessun altro è riuscito a fare con me. Ed è stato bellissimo, me lo ricordo con un sorriso sul volto. E ti vedo sorridere mentre pensi a me, mi chiedo cosa ho fatto per meritarti al mio fianco. Ti sto scrivendo un poema che forse un giorno leggerai sussurrandomelo all'orecchio.

-Anna Baute