La giostra

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Credo che nonostante l'amore tra due persone finisca, non possa mai allontanarsi troppo. Che ci sia una distanza che non si possa superare tra due persone che cercano di allontanarsi dopo che si erano promesse di amarsi per sempre. E per me la distanza che c'è tra la casa di mio padre e quella di mia madre ne è la dimostrazione.Da piccola, ricordo che amavano giocare più a fare l'amore tra di loro che giocare con i Little Pony, eppure vederli rincorrersi e sorridersi faceva sentire amata anche me. Sentirli discutere tra di loro su cosa dovessi mangiare a cena, mi faceva stare bene, erano banali preoccupazioni e litigate che dopo gli faceva fare l'amore ancora più forte. Ero piccola e non capivo, mi sembrava tutto così semplice e felice, era tutto più facile e felice, c'era più amore. C'era più amore dappertutto, i muri profumavano di felicità, quella che solo una bambina amata e felice può trasmettere. Ora le giostre sono ferme e con loro l'amore che mi manca. Oggi lo ricordo lontano con occhi tristi nelle foto, a casa di mio padre; che si trova esattamente di fronte a dove vivo con la mamma. È una casa piccola, fredda e spenta, le pareti sono tristi e tutto ciò che c'è, aspetta. Aspetta mia madre. Tutto profuma di lei, che non c'è mai stata. La stanza più triste è quella di mio padre, dove dalla finestra si vede la camera della mamma. E sono sicura che mio padre prima di addormentarsi la guarda togliersi la tristezza e addormentarsi piangendo, lui vorrebbe salvarla, tornare ad amarla, lo so. Mio padre non ha mai smesso di amarla, lo leggo nei suoi occhi e nei suoi gesti distratti, nelle sue parole spente e nel suo cuore straziato. Così le giostre hanno smesso di girare, ma l'amore abita, abita in quella distanza che i miei genitori non riescono a percorrere, la distanza delle loro case.

- Anna Baute

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