Grazie a te

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Chissà cosa gli piaceva di te, forse il nome della figlia che avreste avuto. Emma, mi piace il suo nome, ma il tuo mi è piaciuto di più fin da subito. Il tuo sorriso a volte mi manca, ma lui non lo sa, non sa di me; solo io so di noi. Tu eri troppo fragile, sei stata brava solo a buttarci via. Non ho rimpianti, è andata come doveva andare e oggi non sono qui per parlare di noi. Siamo finite tempo fa, e tu oggi sei innocente, ma non incancellabile. Io voglio sapere di te, mi chiedo se sei sempre la stessa. Continuo a domandarmi tutti i giorni come stai, non so dimenticarti, ma non mi ricordo dove sei nata. Non sono mai riuscita a capire dove volessi arrivare, ma va bene così. Le tue bugie le ho dimenticate, ma non ho prove, forse eri sincera. Il tuo gioco preferito? Scappare, sicuramente. E non saprò mai la tua canzone preferita. Non ti ho più cercata, perché tu non l'hai più fatto. Ci siamo trascurate a vicenda, hai cominciato tu. Non avresti dovuto parlarmi quel giorno, forse dovevi licenziarti subito e abbracciarmi più tardi. Però sai che non mi manchi e sto bene. Ho solo bisogno di scriverti, a volte, perché ho paura, troppa paura di dimenticarti, nonostante tutto. Eravamo strane, suonerà assurdo, ma ho bisogno di ricordarti. Se oggi sono qui, è anche grazie a te, ma se ci rincontrassimo spero di non riconoscerti.

-Anna Baute

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