Ricordi

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Ho vissuto la mia infanzia tra attacchi di panico e sedute psicologiche. Tra antidepressivi che mi tengono ancora qui e tanta troppa paura per una sola bambina. Scappavo da carezze e abbracci, urlavo forte per coprire la paura, ma lei non se ne andava, mi rimaneva addosso, sulla pelle, dove lui quella notte mi aveva lasciato troppi lividi e nonostante non ci fossero più, io li sentivo. Li sentivo ovunque, sentivo le sue mani addosso, i suoi movimenti dentro di me, il dolore, il buio, la paura. Volevo urlare, ma non potevo. Era divertente diceva lui, era un gioco, ma io non volevo giocare, e più gli dicevo di smetterla, più dolore sentivo. Provavo a scappare, sono scappata tante volte, ma i ricordi mi inseguivano. Erano più veloci, così tornava il buio, i sensi di colpa e la voglia di non sentire più niente. Sono passati anni, ma ancora ricordo tutto. Lui non lo sa. Che ne sa delle paure che mi sono rimaste addosso? Degli incubi che per anni non mi hanno fatto dormire, e della paura di guardarmi allo specchio. Del male che mi sono fatta, delle persone che ho allontanato e dell'amore che ho perso, per colpa sua. Lui non lo sa, lui mi ama, ma il suo non è amore, e io vorrei solo rinascere.

-Anna Baute

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