Mi alzo da tavola strusciando la sedia «Vado a letto, sono molto stanca» dico stropicciando gli occhi.
«Buonanotte Vice Pilota» mi saluta Billy.
Oggi pomeriggio, quando Billy si è svegliato, era molto felice di aver trovato l'aeroplano pronto per giocare e mi ha condotto in camera sua per farmi vedere tutti i suoi aeroplani, elicotteri e razzi, che ha. Poi siamo andati in giardino e mi ha insegnato a pilotare un elicottero telecomandato. "Sei brava" si è complimentato con me. Poi mi ha assunta come Vice Pilota.
Infondo non sarebbe così male come fratello. Peccato che me ne andrò sabato.
«Notte» lo saluto sorridendo.
«Domani mattina alle otto devi essere pronta, altrimenti mi farai fare tardi» mi rammenta mio padre.
Lo ignoro e salgo al piano di sopra e chiudo a chiave la porta di camera mia.
Mi affaccio alla finestra per vedere se Bryan è arrivato e infatti lo vedo sbucare dal buio della sera.
Metto il cappotto e spengo la luce, in modo che pensino che dormo.
Apro la finestra e lui mi sorride «Hai paura?» Mi domanda vedendomi dubbiosa.
«No» rispondo secca.
Spero solo di non rompermi una gamba mentre scendo.
«Ci sono io sotto se cadi» mi rassicura.
Non rispondo e scavalco il davanzale.
Scendo lentamente, ma arrivo a terra sana e salva.
«Dove mi porti?» Chiedo.
«A casa di mio padre»
Mi blocco sul posto e lo guardo male.
«Tranquilla, non c'è nessuno, mia madre è sempre fuori per lavoro, e poi ti piacerà, vedrai» mi rassicura.
Mi stringo nel cappotto, fa freddo stasera «È lontano?»
«No, è alla fine di questo isolato»
«Saremmo stati vicini di casa allora»
«Si, se mia madre non fosse stata una puttana»
Ridacchia per sdrammatizzare su ciò che ha appena detto.
In realtà non mi viene molto da ridere, sapendo che per colpa di sua madre suo padre è morto.
Arriviamo molto velocemente a casa sua.
Prende le chiavi da sotto il porta ombrelli e apre la porta.
La casa è molto accogliente è arredata in stile moderno con mobili molto costosi.
Mi prende la mano e mi trascina al piano di sopra «Vuoi vedere la mia vecchia camera prima?»
«Prima di cosa?»
«È una sorpresa»
«Va bene»
Allora cambia direzione non lasciando mai la mia mano e mi conduce verso un corridoio con alcune porte chiuse.
Apre l'ultima e mi lascia la mano.
«Questa è la mia vecchia camera» dice pensieroso.
La camera è grande con alcuni poster attaccati al muro di Bob Marley e i Pink Floyd. Oltre che foto dei Nirvana e altri cantanti e band che non conosco.
Le pareti sono blu e il letto è matrimoniale.
Poi ci sono la scrivania e l'armadio.
Su delle mensole ci sono alcuni trofei e medaglie del football e qualche foto con la squadra con le diverse divise della scuola che sono cambiate negli anni.
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To risk » Christopher McCrory
Romance«Come una droga pericolosa, sai che potresti morire di lei, ma finché ne fai uso stai bene. Perciò ogni volta ne vuoi una dose maggiore. Ma quando essa non c'è; stai male, malissimo. E altre droghe non allevieranno mai il tuo dolore come faceva lei...