Capitolo 8

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POV. ALEXA
"Ei amico tocca trovarci un altro posto perché ormai questo è stato infettato da persone di merda" continuo a pensare a quelle parole che non si tolgono dalla mia testa. Cosa gli ho fatto di cosi tanto male per meritarmi questo da lui. Non mi conosce nemmeno e dice che sono una persona di merda.

Allora se la pensi cosi caro Jack, ti faro conoscere la vera Alexa di merda quella stronza e menefreghista. Mi alzo da sotto quell'albero e torno a casa perche si sta facendo buio.

Arrivò a casa per le 20:00 mia madre ha già preparato la cena. Mangiamo corro in camera mi faccio una doccia preparo lo zaino per domani. Okay domani inizia scuola e ho un po' di ansia qui non conosco nessuno e io non sono una di quelle che prende subito confidenza speriamo di non avere troppi problemi. Imposto la sveglia alle 7:00 do un' ultima occhiata a facebook e instagram poi blocco il telefono e cerco di dormire.

La sveglia suona alle 7 e la voglia di alzarmi dal letto è pari a 0 . Controvoglia mi alzo e vado in bagno e mi inizio a preparare. Metto un jeans nero strappato al ginocchio una felpa grigia e le air-fox bianche lasciando il cinturino sopra slacciato, un giacchetto di pelle lascio i capelli sciolti con delle onde, i miei occhiali preferiti e sono pronta, prendo lo zaino e vado in cucina.

"Buongiorno" entro in cucina e trovo mia madre e Ethan a tavola a fare colazione "Buongiorno tesoro stai benissimo dai siediti fa colazione e poi ti accompagno a scuola" dice mia madre ma la verità è che non ho nessuna voglia di fare colazione e sopratutto di farmi portare da lei il primo giorno di scuola.

"No grazie, non faccio colazione e a scuola ci vado da sola mi fara bene farmi una camminata" dico decisa. "Ma tesoro a me fa piacere accompagnati." dio la odio quando insiste. "E a me no ti ho già detto che vado da sola non insistere cazzo." sputo acida.

Vedo il suo sguardo incupirsi anche se mi fa parecchio arrabbiare non gli ho mai risposto in questo modo non so cosa mi sta succedendo ma sentivo il bisogno di rispondergli cosi "okay Alexa fa come vuoi, adesso vai altrimenti farai tardi" sussurra con un velo di tristezza in volto. Non mi importa sono molto triste anche io e nessuno se ne rende conto. Esco di casa senza aggiungere altro e mi incammino sono le 7:40 le lezione iniziano alle 8:05 e la scuola era distante circa 10 minuti da casa quindi sarei arrivata anche in anticipo.

Mi metto le cuffie e faccio partire la mia canzone preferita "whitney houston i will always love you". Amo questa canzone mi rilassa e nel frattempo mi fa riflettere su molte cose.

Mi trovo davanti scuola esattamente alle 7:50 ho ancora 15 minuti liberi e non so cosa fare vedo tutta quella gente che si saluta e si abbraccia io non ho nessuno mi sento parecchio a disagio. Per fortuna sono all'ultimo anno non vedo l'ora che tutto questo finisca anche se è appena iniziato.

Decido di andarmi a sedere su un muretto un pò isolato. Mi guardo un po intorno fino a che non incontro quegli occhi. Cosa ci fa lui qua ha 19 anni lui dovrebbe aver finito, sicuramente è stato bocciato dio ti prego fa che non siamo in classe insieme.

Mi svegliati dai miei pensieri e tornai a concentrarmi sul resto dei ragazzi. Rincrociai il suo sguardo perche cazzo mi continua a fissare è con alcuni ragazzi e una ragazza che gli sta praticamente appiccicata come una piovra. Mi inizio a innervosire cosi decido di andare in segreteria a prendere gli orari delle lezioni.

"Buongiorno sono una ragazza nuova mi chiamo Alexa vorrei prendere gli orari per le lezioni." dico entrando nella segreteria ad una signora bassa capelli ricci rossi con gli occhiali appoggiati sulla punta del naso. Non mi sembra molto simpatica a primo impatto. "Si ciao questi sono i tuoi orari, è tutto puoi andare" dice scocciata. Infatti come avevo pensato non è per niente simpatica. Suona la campanella e vado alla ricerca della prima classe, letteratura. Iniziamo male odio la letteratura. Dopo circa due minuti che giro trovo la classe già piena di studenti ognuno al proprio posto. Noto che ci sono alcuni ragazzi che erano sta mattina fuori al cortile con Jack. Ti prego ditemi che non sono in classe con lui. Trovo un banco vuoto all'ultima fila e mi siedo. La prof ancora non è arrivata e tutti parlano e fanno un baccano assurdo. Tengo gli occhi fissi sulla porta fino a che non incontro di nuovo il suo sguardo. Merda sta entrando in questa classe per favore ditemi che non è vero. È ancora appiccicato a quella piovra, e sento come un brivido di rabbia che mi percorre la schiena mi passa davanti senza neanche dirmi una parola e va a sedersi insieme a quella.

Le lezioni passano velocemente per fortuna. E Jack non mi ha rivolto neanche una parola e ci sono rimasta abbastanza male. Credo che sta davvero esagerando con questa storia. Esco velocemente da scuola e mi incamminò verso casa. Sento dei passi dietro di me. Mi giro e incrocio il suo sguardo prima che posso dire qualcosa mi mette una mano sulla bocca e mi trascina con lui in un posto a me sconosciuto...

Ciao belli.
Allora ho deciso che aggiornero una volta a settimana e se ho tempo anche due.
Spero che il libro vi stia piacendo.

BACIONI. 😘

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