"Alis sei davvero te?" Annuisco timidamente, allora si ricorda di me e di come mi chiamava da piccolo. Mi prende in braccio e inizia a girare su se stesso ridendo
"Sei cambiata tantissimo, avrei dovuto immaginare fossi te ma vederti così cambiata mi ha confuso le idee" spero almeno che intenda che sia cambiata in meglio
"Sah bimbi è pronto a tavola e Alice tranquilla ho già detto a tua madre di non lasciarti nulla per pranzo poiché avresti mangiato da noi" bene, grazie mamma, un breve messaggio di informazione potevi anche inviarmelo
"Grazie mille signora DeLonge, è sempre gentilissima" io e Tom entriamo e un profumino invade la sala da pranzo
"Posa lo zaino lì tesoro e andate a lavarmi le mani che è già tutto pronto" precedo Tom che mi sta ancora guardando incredulo e vado in bagno, conosco questa casa a memoria, come se fosse la mia
"Ieri sera siamo arrivati ma era troppo tardi così abbiamo dormito in hotel per questo né ieri sera né stamattina presto ti sei accorta di nulla" ecco, ora è tutto chiaro "sono curiosa cara, che faccia hai fatto quando hai visto Thomas?"
"Sorpresa, davvero sorpresa proprio perché non mi ero accorta del vostro ritorno in città mai avrei immaginato di rivederlo ma c'è da dire che lui si è ricordato di me solo 10 minuti fa mentre io l'ho riconosciuto subito" io e Rosa, la madre di Tom, scoppiamo a ridere mentre lui ci guarda male
"Non c'è nulla da ridere, ma l'hai vista mamma? È cresciuta tantissimo ed è cambiata un sacco"
"Su questo sono d'accordo con mio figlio cara, non che da piccola fossi brutta ma ora sei diventata una bellissima ragazza" mi sorridono e io penso di star andando a fuoco
Finiamo di mangiare, aiuto Rosa a sparecchiare e sto per andare a casa mia quando Thomas mi chiede di studiare nel pomeriggio, non abbiamo compiti ma credo voglia parlare e recuperare questi anni trascorsi lontani
"Certo Tom, così mi aiuti di inglese, ti aspetto alle 16 okei?" mi fa cenno di si ed esco dalla casa del mio vicino
Entro in casa mia e mi butto sul divano, quante emozioni in nemmeno una giornata intera, Thomas è tornato, il mio primo amore (vabbè che avevo 6 anni), il mio migliore amico d'infanzia è tornato. Avevo pianto così tanto quando era partito ma chissà se...
Corro in camera mia, chissà se la camera di Tom è di nuovo quella con la finestra opposta alla mia, arrivo in camera, mi avvicino alla finestra e lo vedo, grazie alla sua finestra aperta, a petto nudo che ascolta musica mentre disfa la valigia.
Però, è cresciuto molto anche lui, a 10 anni quella bella tartaruga scolpita non c'era e quella schiena, ho un debole per le schiene maschili!
Si gira verso di me e tempo luce mi abbasso per non farmi vedereSembro una tredicenne in calore che non ha mai visto un fisico così lo so, lo so... è l'effetto Thomas.
Mi arriva un messaggio e gattonando per non farmi vedere alla finestra vado a prendere il telefono sul letto
-La smetteresti di spiarmi come una tredicenne in calore?- vedo che anche la sua super capacità di leggermi nel pensiero non è passata
-Ti sbagli, non guardavo te ma il cielo-
-Mmm immagino, cerchi l'ispirazione guardando il cielo capisco e perchè ti sei abbassata di colpo?-
-uno scarafaggio enorme è entrato, ma davvero enorme- sono poco credibile lo so
Sistemo un minimo la stanza e pochi secondi dopo aver finito sento suonare il campanello, mi precipito di sotto e apro a Thomas
"Ah signorina Bruni vedo che non ha perso il vizio di girare per casa in pantaloncini in ogni stagione" abbasso lo sguardo e mi accorgo dei miei pantaloncini ini ini
"Sai che ho sempre caldo alle gambe, sali dai"
Non se lo fa ripetere due volte e corre su per le scale, lo faceva anche da piccolo, correva avanti a me e si nascondeva dietro la porta per poi spaventarmi, ormai sono abituata sta volta non mi spavento.
Salgo le scale ma con mia sorpresa non è dietro la porta, lo cerco dietro all'armadio quando sento un urlo alle mie spalle"Ma sei stupido? Vuoi farmi morire?" Tom ride cosi tanto da lacrimare, non capisco cosa ci sia da ridere, mi è preso un coccolone
"Avresti dovuto vedere la tua faccia" gli pizzico l'interno coscia, altra cosa che faccio fin da piccola e urla per il dolore
"Sei scema? Che ho fatto?"
"Avresti dovuto vedere la tua faccia" ribatto per poi scoppiare a ridere
Si fa un giro per la stanza, è tutto come prima che se ne andasse, stessa disposizione
"Alis scusa se stamattina non ti ho riconosciuto, me ne vergogno molto"
"Figurati, non credevi che il mondo fosse cosi piccolo da avere come compagna di banco la tua vicina di casa"
"Già poi sei cambiata così tanto, stento ancora a crederci. Ora sei così..."
"Cresciuta?"
"Giá" ridacchia "cresciuta e carina"
"Oh grazie, te anche non sei male Toms"
"Ahahaa odiavo quando mi chiamavi Toms ma a Londra mi è mancato così tanto sentirmi chiamare cosi, tutti con il solito Tom. E comunque signorina so di essere carino anzi qualche ora fa mi hai definito figo, ti ho sentito eh"
"Oh ti prego ora non montarti la testa Toms" ridiamo e sembra che non ci siamo mai persi di vista
"Mi sei mancata Alis"
"Anche te Toms" ed è vero, quando se n'è andato sono stata malissimo, era il mio migliore amico, come un fratello. Iniziare le medie senza di lui è stato orribile.
Apro un cassetto e tiro fuori un'agenda rossa che porgo a Tom
"Cos'è?"
"Ti ho scritto, per tutti questi anni ti ho scritto. Mi auguro solo tu sia ancora quel bimbo sensibile perchè mi sono aperta completamente"
Prende l'agenda la posa sulla scrivania e si avvicina
"Alis guardami" alza delicatamente il mio mento per permettermi di guardarlo negli occhi, sarà 20 centimetri più alto di me "Sono e sarò sempre il tuo Toms" mi bacia la fronte e si avvicina alla scrivania con sopra l'agenda.
Mi avvicino silenziosamente a lui e lo abbraccio da dietro "Grazie per essere tornato Toms, ho un così forte bisogno di te"
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Save me
RomanceTom Delonge, il ragazzo che proverá ad aiutare la nostra Alice a riprendersi da un passato non tranquillo. Lei ha avuto problemi che le hanno lasciato un vuoto. Chissà se Thomas riuscirà a colmarlo.