Voci di corridoio

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"Ali non hai chiuso occhio sta notte vero?"

"No ragazze, ho dormito un'oretta, sentivo ancora lo sguardo di quello stronzo puntato su di me, è stato terribile rivederlo"

Alexia e Viola mi stringono in un caldo abbraccio e son così fortunata ad avere amiche come loro, come loro e come Giacomo. Davvero non so cosa avrei fatto senza di lui.

"Ciao Alice" dalle spalle di Viola compare Oliver malconcio, ha i segni del pugno del cugino ancora belli impressi sul volto

"Come ti senti? Fa male?" che domanda stupida, ovvio che si

"Fa più male quello che ti ho fatto, io davvero non so come sia potuto accadere Ali perdonami, avevo una possibilità e l'ho sprecata per colpa di quel verme di mio cugino"

"Non è colpa tua, non sapevi dei nostri precedenti, non ce l'ho con te"

"Non sai quanto questo mi renda felice, tra l'altro hai visto Giacomo? Vorrei ringraziarlo ancora una volta per ieri sera" nemmeno il tempo di finire la frase lo vedo arrivare verso di noi e dopo aver ricevuto gli ennesimi​ ringraziamenti e le ennesime scuse da parte di Oliver ci dirigiamo verso la classe.

Varco la soglia della porta e lo sguardo di Vittoria su di me mi infastidisce, già di prima mattina, ottimo.

"Ciao Thomas" saluto il mio purtroppo compagno di banco

"Ei Bruni non hai una bella faccia"

"Non ho dormito"

"Chissà cosa avete fatto te e il tuo nuovo amico tutta la notte" sbaglio o c'è del sarcasmo nella sua voce?

"Primo non mi sembra di dover rendere conto a te, secondo se non sai come stanno le cose taci."

"Oh ma invece lo so benissimo, lo sa tutta la scuola della vostra storia. Nik mi pare si chiami il tipo, ha diffuso lui la voce e sai? Io gli credo"

Certo, sei stronzo come lui.

È un peccato che tu non gliel'abbia detto

Lo so ma stamattina non ho nemmeno la forza di discutere con il mio stupido migliore amico

Ti correggo, con il tuo non più migliore amico

"Allora Bruni vuoi negare ancora?"

"Ma la smetti di chiamarmi così? Da quando per te sono Bruni? Ah scusa dimenticavo, da quando come un cagnolino hai obbedito senza pensarci un attimo agli ordini della tua ragazza. Thomas taci ti prego, evita di parlare con me almeno per tutta la mattinata"

Vedo scambiarsi labiali incomprensibili con Vittoria, ma la cosa non mi interessa, per me l'importante è non parli con me.

Non so quanto ci vorrà per mandar giù questa sua scelta, forse tutta la vita, forse di più.

Durante l'ora di francese sento il telefono vibrare e senza farmi vedere dal professore riesco a leggere il messaggio di Giacomo

-DEVO PARLARTI URGENTEMENTE, DOPO NELL'INTERVALLO VIENI AL MIO BANCO-

Mi giro verso di lui e vedo il suo volto distratto e preoccupato, sarà per le voci che Nik ha messo in giro.

Al suono della campanella che segna l'inizio dell'intervallo corro da lui

"Oi dimmi tutto, che è successo?"

"Avrai saputo delle voci che Nik ha messo in giro no?"

"Si quell'idiota di Thomas me l'ha detto, ti crea problemi?"

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