Oliver

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Il lunedì dopo la festa mi incammino verso la fermata del pullman sperando di non incontrare Thomas, non voglio che mi veda così e non voglio che pensi che sia per colpa sua

Ma è colpa sua

Beh non occorre che lui lo sappia, non voglio fare pena a nessuno

Avvolta nei miei pensieri vengo disturbata dalla sensazione di essere seguita, la sensazione va via quando, girandomi mi accorgo che una macchina si è accostata a me.. la macchina di Rosa, la mamma di Thomas.

"Alice vuoi uno strappo? Sto accompagnando anche Thomas"

"No grazie preferisco fare due passi, buona giornata" riprendo a camminare ma non sento la macchina ripartire, mi giro e vedo Thomas scendere.

Accelero il passo ma qualcosa mi dice che lo stia facendo anche lui

"Alis per scappi?"

"Non scappo, non voglio perdere il pullman tutto qui. Tu non stavi andando in macchina?"

"Si ma ho preferito non far perdere tempo a mia madre e farmela a piedi con te" mmm che culo

Cerco di essere più indifferente possibile e continuo a marciare veloce per la mia strada

"Mi spieghi perché scappi da me? Ti faccio paura? Non sono io quello che ha fatto avances inaspettate"

"Non so di cosa tu stia parlando" fingi, fingi e nega fino alla morte Ali

"Ah allora hai bevuto davvero tanto per aver dimenticato tutto, se vuoi ti rinfresco la memoria"

Mi prende da una spalla facendomi voltare, mi vien da piangere, non riesco a guardarlo senza odiarlo.. senza odiarmi

"Mi hai detto che avevi voglia di baciarmi"

"Già e tu mi hai fatto capire che non era lo stesso, sono stata stupida e poi era per via dell'alcol, non ho mai voluto davvero baciarti" giro i tacchi e riprendo a camminare consapevole che non si ancora finita. Perché la strada fino alla fermata stamattina sembra infinita?

"Ah ecco, allora ricordi tutto" si piazza davanti a me "quindi non l'hai mai voluto giusto?" annuisco timidamente

"Non mi serve che tu annuisca Alis SI o NO, devo sapere. Prima dici che non potrei mai piacerti poi te ne esci che vorresti baciarmi e ora non so nemmeno perché non riesci a guardarmi"

Ecco che il momento che temevo arriva, vedo la vista annebbiarsi e capisco che ci sono lacrime in arrivo

"Ne parliamo un'altra volta?" scoppio in lacrime come una bimba che ha visto cadere a terra il suo gelato preferito appena comprato

"Non voglio che tu pianga.. ei, guardami, non devi star male. Io ho bisogno di sapere se provi qualcosa per me. Vittoria è palesemente interessata a me ed è carina e una ragazza per bene ma io ho un debole per te lo sai ma se mi dici che non provi niente sarà tutto come prima, migliori amici, fratelli"

Lo guardo negli occhi, quanto vorrei dirgli di provarci, ma chi vorrebbe mai stare con una come me, siamo amici da sempre è mio compito proteggerlo dal male e quindi da me

"Non provo niente Toms e Vittoria è una bella persona, in bocca al lupo per la vostra conoscenza"

Sul suo viso compare un sorriso triste ma poi mi prende sottobraccio come i vecchi tempi e percorriamo gli ultimi metri verso la fermata.

Ho fatto quello che era giusto fare, non importa come starò io. So che non funzionerebbe, essere amici è un conto, posso dirgli tutto ma voglio che stia con qualcuno di stabile, che non abbia crisi emotive ogni 10 minuti.

"Alis!"

"Si?"

"Dai dobbiamo scendere siamo arrivati, l'autista aspetta solo noi"

Mi alzo svogliatamente e scendo dal pullman, non ce la faccio a stare sei ore qui dentro!

"Ei Bruni" mi sento chiamare mentre entro in classe, mi giro e vedo il ragazzo del primo giorno di scuola ehm.. Oliver?!

"Oliver giusto?"

"Certo bellezza, ti avevo detto che ci saremo rivisti" mi fa un occhiolino e mi propone un gelato uno di questi giorni

"Oggi non posso ma prometto di rifarmi viva io"

"Va bene ci scambiamo i numeri?"

"Oh si certo 332******** "

"okei ti faccio uno squillo così salvi il mio, ciao bellezza"

Sorrido e vado a sedermi vicino a Tom che mi guarda in cagnesco

"Che ho fatto sta volta?"

"Blane? Ma davvero? È odioso dai"

"Odioso lui o geloso te?"

"Entrambi ma è normale che io debba controllarti Alis, lo facevo anche alle elementari ricordi?"

"Si ricordo quando hai chiesto alla maestra di farmi stare vicino solo alle femmine o vicino a te, nessun bimbo" scoppiamo a ridere e veniamo interrotti da un colpo di tosse alle nostre spalle

"Ciao Tommy", Vittoria lo saluta con due baci e rivolge un cenno anche a me. Più per educazione che per altro. Poi va a sedersi dall'altra parte della stanza e mi manda un'occhiataccia

Di male in peggio. Che bella giornata!

_ _ _

"Tom che mi dici di Oliver?" al ritorno torniamo a piedi e ne approfitto per ricavare informazioni sul ragazzo che mi ha invitato a uscire

"Nulla purtroppo ma indagherò... a me non piace molto, a pelle"

E a me non piace Vittoria!!!

Ma se gli hai detto che è una brava ragazza?

Sono cose che si dicono

"Oggi facciamo inglese?"

"Va bene tanto ho detto a Oliver che oggi non ci sarei stata"

"Idem con Vittoria"

Sembrate quegli amici coglioni che si amano ma non lo sanno così decidono di uscire con altri per rimpiazzare l'altro ma con scarsi risultati

Sembriamo. Esatto.



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