Cambi di direzione

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Gli occhi gialli del pazzo onesto si illuminano di verde. "Oh, mia cara Ally" dice dolcemente guardando dietro di lei.
"Sai in che cosa consiste il mio patto? No? Bene. Te lo racconterò.
C'era una volta un ragazzo normale. Era sposato e aveva due bellissimi figli. Un giorno sua moglie morì in un incidente. Al ragazzo si spezzò il cuore e, anche se i figli cercavano di risollevargli il morale, non sopportava tutte quelle attenzioni che gli ricordavano perennemente la moglie morta.
Così si decise. Scappò di casa, come un adolescente. Certo, lo ritrovarono, ma lui aveva stretto un patto pericoloso, molto pericoloso. Sì sarebbe trasformato in un mostro se avesse cominciato a usare il potere che gli avevano concesso. La trasformazione sarebbe avvenuta nel giro di un anno.
Il ragazzo usò subito il suo potere per il quale aveva barattato il suo aspetto: non fu deluso.
O forse sì. Quello che aveva visto era terribile, ma lui si decise a farlo accadere in fretta. Sarebbe stato come togliere un cerotto.

Una notte si diresse verso la camera dei figli, come gli aveva ordinato la prima visione e li legò ai letti. Poi li svegliò. Doveva vederli in faccia, mentre li torturava.
Dopo varie urla, il silenzio. Il ragazzo li aveva imbavagliati, per non allarmare nessuno.
Ritornò al suo lavoro e, lentamente, gli strappò le unghie, una ad una.
Li scuoiò con gli artigli che gli stavano già crescendo, dopo la visione, e prese i loro intestini. Li avvolse ai colli dei figli, come delle sciarpe e continuò.

All'alba, dopo ore di tortura, i suoi figli esalarono un ultimo respiro e il ragazzo strappò il loro cuore.
Non era una bella cosa da fare ai propri figli. Così si ritirò in una stanza del manicomio Prite Garden da dove poteva avere le sue visioni in santa pace.
E vide che fra esattamente un anno, una ragazzina con una massa oscura al seguito si sarebbe presentata, chiedendo di passare.
E il ragazzo, ormai un mostro, l'avrebbe uccisa come aveva fatto con i figli, dopo averle fatto vedere l'uscita."

Ally si acciglia. Quel pazzo omicida era proprio un seccatore! "Se sai dov'è l'uscita perché non te ne vai?" Tom rimane perplesso per qualche secondo poi il suo volto si illumina.
"Perché le visioni non me lo dicono" "Quindi se le visioni ti dicessero che domani ti butterai in un pozzo tu che faresti?" "Mi butterei nel pozzo".

Gli occhi di Tom si illuminano di nuovo.
Porta avanti gli artigli, incoraggiando Ally a guardarli. "C'è un cambio nella storia.
Sei un soggetto interessante, paziente numero 335. Non posso ucciderti.
Se verrai con me ti porterò all'uscita e ti pascerò andare."
Ally esita ma vede le sue unghie bianchissime e si decide a seguirlo.

Jim caracolla lungo il corridoio di destra. Arriva al punto dove il corridoio in cui è è un altro corridoio si congiungono. L'altro non è illuminato e finisce con una porta sopra la quale c'è scritto in rosso EXIT.
Jim resta fermo per qualche minuto.
Sente dei passi. Una creatura alta e pallida con due fanali gialli al posto degli occhi spunta dall'altro corridoio.
L'istinto prende il sopravvento. Jim ricorda ancora il suo unico obiettivo: uccidere.
Si avventa sulla creatura e la spella viva. Quella si lamenta, agonizzante, ma Jim non ha pietà e gli strappa il cuore.
Poco più indietro di loro, Ally osserva la scena.
Non è spaventata. Quando Jim si volta verso di lei è come se non la vedesse.

Ally va verso la porta e la apre. Finalmente il rosso su quella scritta contrassegnata con EXIT. Ally la apre e urla, un urlo carico di frustrazione. È nella stanza Senza Punto.

AngoloMeh(eCoscy):
Mi scuso se sono stata assente per tanto tempo ma sono stata male!
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
PiccolaAnnabeth

Angel 335Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora