Illusioni e vendette

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Ally si risveglia nello stesso identico punto dove si è addormentata.
È strano, il suo orologio interno le dice che sono passati parecchi giorni da quando è iniziata quella speciale terapia, ma lei non sente il bisogno di mangiare, bere o andare al bagno.

Si alza in piedi chiedendosi perché abbia avuto l'attacco di panico solo ora e non quando ha imboccato la destra la prima volta.
La risposta le arriva subito: si è sfogata rompendo le telecamere, quella volta.

"Soul, perché non mi hai svegliata?" Si guarda attorno, capendo che il demone non l'ha svegliata perché per la prima volta da tre anni non c'è.
Ally si sente sperduta. Si avvicina al punto in cui il muro si divide in due e appoggia la mano sulla parete bianca: non sa perché lo sta facendo.
Il muro è un'illusione: il numero 335 entra nel muro inesistente che rivela una terza via, sempre bianca. Le era piaciuto così tanto il rosso della falsa porta d'uscita!

Soul è penetrato nel quartier generale dove monitorano Ally. È arrabbiato, nessuno la può trattare così; le terapie 'normali' andavano abbastanza bene ma obbligarla a girare in un manicomio abbandonato la stava facendo impazzire sul serio. E a lui non piaceva che Ally soffrisse.

Ally continuò a camminare nella nuova via, la vista appannata da una cosa che non si ricordava di aver mai provato: la solitudine.

Soul comincia la sua vendetta.

"Capo, i nostri collaboratori al quartier generale di monitorazione stanno morendo tutti, l'uno dopo l'altro per cause mister..."
Il medico che stava parlando si accascia per terra senza un lamento, palesemente morto.
Il Capo, stupefatto, comincia a preoccuparsi. Riesce tuttavia a salvare pochi dipendenti da quella strana epidemia e ricominciano a torturare Ally. La paziente, però, non si vede in nessuna delle telecamere.

Soul è soddisfatto della sua vendetta e lascia che le sue catene invisibili lo riportino verso la sua cara Ally.

AngoloMeh(eCoscy):
Eccovi un altro capitolo che ho scritto alle ore 15:34 che vi romperà le pluffe di domenica pomeriggio!
Sono in bagno e ho appena finito i compiti, sto ascoltando la musica e tra poco leggerò storie horror: non so perché ma di solito le leggo in bagno.
Ma a voi non ve ne frega un beato Caspio quindi vi saluto.
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
PiccolaAnnabeth

Angel 335Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora