Ghiaccio e divertimento

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Quel giorno il sole splendeva alto su Marineford. Il caldo si sentiva e i marines erano distrutti e affaticati. In quel momento si stavano riposando rifocillandosi durante l'ora del pranzo. Caricare e scaricare continue casse dalle enormi navi della marina non era un'impresa semplice, in più quello era il giorno delle manutenzioni mensili delle imbarcazioni.

-Non ne posso più.

-Per quanto ancora dobbiamo faticare?

-Dovrebbe farlo qualcun'altro questo lavoraccio.

-Uff... Voglio catturare pirati o andare a fare un giro in nave.

-A me piacerebbe fare il bagno. Con questa temperatura sarebbe l'ideale.

Akainu, che aveva sentito i discorsi di quei pigri marines, sbottó -Fannulloni!! Dovete compiere i vostri doveri senza lamentarvi!

-La fa facile lui... Sta solo a osservare- bisbiglió un marine.

-Peró hanno ragione.
L'ammiraglio si voltó e vide Aokiji mentre mangiava un ghiacciolo, probabilmente creato da lui.

-Perché dovrebbero?- Chiese irritato. -In fondo é il loro lavoro. Vengono pagati anche per questo.

Aokiji lo squadró un attimo. -Secondo me hanno bisogno anche di qualche divertimento ogni tanto.

-Non se lo meritano-, replicó l'altro.

-Perché no? In fondo tu cos'é che fai? Li guardi mentre faticano? Non mi sembra così giusto-, disse assaporando il ghiacciolo.

-Primo. Anche io ho lavorato come loro quando sono entrato in marina e con il sudore mi sono guadagnato questo posto. E secondo, non mi pare che anche tu faccia qualcosa. Sbaglio?- Alzó un sopracciglio soddisfatto di averlo spento.

-Mmmh... No. Io mi rendo utile.

Akainu non sembrava convinto. -E come?- Chiese curioso.

-Vedrai-, concluse il secondo allontanandosi con fare misterioso.

Verso pomeriggio Sengoku uscì dal suo ufficio cercando Aokiji. Aveva bisogno di parlargli riguardo una questione dei Draghi Celesti alle Isole Sabaody e per quanto lo cercasse non riusciva a trovarlo. Mentre camminava per il Quartier Generale il Grand'ammiraglio si accorse che non c'era proprio nessuno.
Perché non c'é neanche un marine in giro?, si chiese continuando a vagare per i corridoi.
Allora decise di uscire per controllare. A quanto sembrava anche per le vie della città le persone sembravano essere scomparse. Si diresse verso il molo per capire se ci fosse almeno qualcuno che lavorasse alle navi e, quando arrivó al porto, scoprì che l'intera baia era stata ghiacciata. Tutti quelli che Sengoku stava cercando erano lì, che si divertivano pattinando.
Scorse Aokiji e si diresse verso di lui.
-Cos'hai combinato?- Nella sua voce non c'era un tono arrabbiato, solo un po' divertito.

-Rendo felice qualcuno. In fondo il mio lavoro é anche questo- fece un sorriso sghembo al suo superiore.

Sengoku ricambió e si mise a osservare gli abitanti dell'isola che pattinavano soddisfatti.
-L'avresti mai detto?- Gli chiese.

-Cosa?

-Che Kizaru e Garp sapessero pattinare- il Grand'ammiraglio lì indicó proprio sotto di loro.
I due si aiutavano a stare in equilibrio, anche se cadevano ogni due per tre.

Aokiji rise. -Almeno loro lo sanno fare.

-Che intendi?

-Smoker ci ha provato ed é caduto in acqua al primo tentativo. Per salvarlo ci sono voluti tre marines.

-AHAHAHAHAH... Be', ne é valsa la pena allora.

-Quindi ho fatto bene?- Domandó l'ammiraglio.

-Sì, credo proprio di sì-, disse dirigendosi verso la baia e dimenticandosi per qualche ora dei suoi doveri. I Draghi Celesti potevano aspettare.

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