La cotta di Tashigi

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Smoker e Tashigi stavano bevendo il loro caffé quotidiano per potersi svegliare e iniziare un'altra giornata a Marineford. Si trovavano davanti alla macchinetta e vicino alla bacheca dove era stati affissi gli avvisi di taglia dei pirati piú pericolosi. Smoker lanció un'occhiata a quei fogli spiegazzati e, dopo un'attenta analisi, si voltó verso la ragazza.
-E così... Tu e Roronoa Zoro, eh? Lo sai che é proibito avere una relazione con un pirata?

Tashigi arrossì visibilmente. -Ch-che cosa?- Balbettó. -Quello spadaccino da strapazzo?

-Oh avanti... Non fare la finta tonta-, la incitó.

-Le-lei sta delirando.

-Sicura?- Le chiese. -Scommettiamo.
Si guardó attorno e notó Aokiji alla fine del corridoio, richiamandolo.

-Sì?- Domandó quest'ultimo una volta giunto davanti ai due.

-Smoker-san, la prego... Eviti-, lo supplicó Tashigi.

Ovviamente l'uomo non l'ascoltó e si voltó verso l'ammiraglio. -Vero che a Tashigi piace Zoro?

Cos'é? Siamo tornati all'asilo?, si chiese Aokiji, vabbe', staró al gioco.
-Sì, é pazza di lui.

-COSA? No, no, no, no... Siete fuori strada-, replicó la ragazza.

-Ma se é lampante.
I tre si girarono e notarono Kizaru.

-BORSALINO!!- Urló Aokiji.

-AOKIJI!!- Gridó Kizaru.

-PERCHÉ URLATE?- Chiese Smoker.

-TU STAI URLANDO!- Disse Tashigi.

-IO NON STO URLANDO!

-SÌ, INVECE!- Gridarono in coro gli altri tre.

Okay... Questa situazione é inquietante, pensó Akainu, che nel frattempo li aveva raggiunti a causa delle urla. Indietreggió di qualche passo sperando non lo notassero.

-Akainu! Unisciti a noi per un caffé-, inizió Kizaru. -Stavamo giusto parlando della cotta di Tashigi.

-Finitela vi prego!- Gli occhi della ragazza divennero lucidi.

-Ma non vedete come stia per mettersi a piangere? Mmmh, dev'essere proprio innamorata-, disse Akainu non reprimendo un sorrisetto.

Tashigi lo osservó spiazzata, oh no, anche lui...

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