La sfida

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Era una fredda mattina d'inverno a Marineford, aveva appena smesso di nevicare e durante la notte si era formato uno spesso strato di un bianco accecante su tutta l'isola.
Aokiji si era svegliato presto proprio per creare un bellissimo e decoratissimo pupazzo di neve. L'ammiraglio era uscito senza coprirsi troppo, visto che quella temperatura era l'ideale per lui, e ora era seduto per terra ad ammirare il suo capolavoro.

-Fai ancora queste cose?- Chiese una voce alle sue spalle. -Sei proprio un bambino.

-Akainu...- Aokiji si giró a fissarlo con un'aria di chi la sa lunga. -Sempre simpatico, eh.

-Quando crescerai una buona volta? Tu, come Kizaru... Se non fosse per i vostri frutti dubito che sareste ammiragli adesso.

-E tu dovresti smetterla di essere così serio-, lo rimproveró l'altro. -Non sai divertirti. Non ti sei nemmeno unito agli altri quando ho trasformato la baia in una pista di pattinaggio. Sei vecchio dentro- sospiró.

Akainu corrugó la fronte. -E così non saprei divertirmi... D'accordo, allora ti sfido.

- A cosa?- Domandó curioso.

-A palle di neve.

Aokiji scoppió a ridere. -Vorresti sfidare uno che con il ghiaccio e il freddo ci vive... A palle di neve? Stai delirando.

L'ammiraglio fece un sorriso. -Non da solo, ovviamente. Formeremo delle squadre e ci incontreremo qui a mezzogiorno.

-Adesso diventa interessante. Accetto-, affermó Aokiji. -E per quanto riguarda i frutti?

-Non si possono usare-, disse voltandosi e facendo un gesto di saluto con la mano. -Ci vediamo a mezzogiorno.

Era appena scoccata l'ora dell'inizio della sfida e davanti al QG adesso si trovavano i due gruppi, uno di fronte all'altro, che si guardavano in cagnesco. Da una parte c'era Akainu assieme a Sengoku, Tashigi e Hina, dall'altra Aokiji con Kizaru, Smoker e Garp.
Sì, insomma... Quelli con un po' di senno contro quelli che se gli dici di andare a cagare, ci vanno veramente.
Si diedero dieci minuti di tempo per costruire un muro resistente e, finalmente, iniziarono la sfida.

-SEI UN UOMO MORTO, AOKIJI!!- Urló Akainu.

-STAREMO A VEDERE!!- Gli rispose l'altro con un sorriso.

-Aokiji...-, disse Kizaru.

-Sì?

-Hai davvero intenzione di batterti senza l'uso dei frutti?- Gli chiese preoccupato.

-Scherzi? Ovvio che no. Akainu si merita una punizione per avermi sfidato.

Gli altri tre fecero un cenno di conferma con la testa. A quel punto Aokiji congelò cinque palle di neve che Borsalino colpì con un calcio alla velocità della luce trapassando il muro nemico da parte a parte e colpendo in testa Hina. La donna cadde nella neve massaggiandosi la testa. Per fortuna la barriera aveva ridotto enormemente la velocità di quei proiettili ghiacciati e le avevano prodotto solo un bernoccolo.

-Maledetti bastardi!! AKAINU! STANNO USANDO I LORO POTERI!!- Urló rossa dalla rabbia. -Hina non lo accetta.

L'ammiraglio digrignó i denti. -Vorrà dire che lo faremo anche noi.

Vuoi la guerra Aokiji? E guerra sia, pensó Akainu. L'uomo prese delle grosse palle e le ricoprì di lava, per poi lanciarle verso il muro opposto e sciogliendone metà.

-EHI!! IDIOTA DEVONO ESSERE DI NEVE!!- Gli gridó Aokiji.

-INFATTI!! LE HA SOLO RICOPERTE!!- Lo zittì Sengoku.

Al che Aokiji innalzó un muro di ghiaccio. -ICE WALL!

L'avversario fece lo stesso con il magma e le due squadre continuarono a colpirsi sfondando e ricostruendo i muri.

-Smoker, usa il tuo potere per superare la barriera e colpirli dall'alto-, suggerì Garp.

-Consideralo come fatto-, disse prendendo una grossa manciata di palle e volando sopra le teste nemiche in una nuvola di fumo che deformava solo la parte inferiore del corpo.

Tashigi lo vide in tempo e saltó estraendo la sua katana e tagliando le sue munizioni. -Pensava che non l' avessi vista? Illuso.

Smoker tornó alla sua postazione irritato continuando a sfornare palle che poi passava agli altri tre affinché potessero lanciarle.

-Cosa sta succendendo qui?

I due gruppi si girarono squadrando Kobi, il quale era rimasto scandalizzato.
Dietro di lui centinaia di marines si stavano godendo la scena.
Perché i miei superiori giocano a palle di neve versione avanzata?, si chiese il ragazzo.

-Possiamo spiegare-, disse imbarazzato il Grand'ammiraglio lasciando cadere una palla e alzando le mani in aria.

-Peró sembra divertente-, disse un marine.

-Mi piacerebbe giocare.

-Glielo chiediamo?

-Ma siamo pazzi? Avete visto le bombe che lancia l'ammiraglio Kizaru?

-Io voglio colpire Akainu senza sentirmi in colpa.

Una luce si accese negli occhi di Aokiji. -Volete venire anche voi? Che ne dite? Tutti voi contro noi otto. Non useremo i frutti, stavolta sul serio.

-Per me va bene-, affermó Sengoku.

Al che anche gli altri annuirono sorridenti. Tranne Akainu, ovviamente.

-Non fare quel muso lungo-, lo rimproveró Borsalino. -Sarà interessante.

-Va bene-, disse l'ammiraglio sospirando. -Ma solo per questa volta.

-SÌII-, urlarono i marines in preda all'esaltazione.

E così inizió una bizzarra battaglia di palle di neve, tra quelle due squadre, a Marineford, in una giornata d'inverno qualunque.

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