12 - Olivier

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Derek mi guarda leggermente stranito, ma mi sembra di leggere anche amore e forse felicità nei suoi occhi.

«Oh, Ollie... Sai, è stata la mia prima volta da attivo e ti posso dire che a me è piaciuto molto, anche se adoro quando ti prendi cura di me» sussurra Derek a bassissima voce, arrossendo vistosamente.

Allungo una mano e gli accarezzo una guancia prima di rispondere. «Io amo prendermi cura di te, del mio dolcissimo cucciolo, ma mi è piaciuto anche abbandonarmi alle tue mani.» Sospiro, prima di proseguire. «Però dobbiamo trovare la nostra dimensione in tutte le cose e cercare di capire cosa ci va meglio.»

Ascoltando le mie parole, vedo che il volto di Derek si scurisce, trasformandosi da sorridente e luminoso a triste e desolato. Non posso sopportare di vederlo così... La mia mano, che mai ha smesso di accarezzarlo, scivola dietro il suo collo e scende lungo la schiena. Lo stringo forte a me, cullandolo e accarezzandolo sperando di riuscire a calmarlo.

«Ehi Derek, che cosa succede? Perché hai quell'espressione triste?»

«Perché stavo pensando a quando ci separeremo... a quando io dovrò tronare a Bologna e tu rimarrai a casa, nella nostra città.»

«Amore no... non farti venire questi pensieri tristi. Vedrai che riusciremo a trovare una soluzione. La lontananza non fermerà il nostro amore e la nostra relazione.»

«Olivier, io non voglio più starti lontano, non lo sopporterei. Abbiamo già sofferto così tanto...»

Lo stringo a me, baciandolo dolcemente cercando di scacciare i brutti pensieri.

Per me questa sua improvvisa tristezza è stata come un fulmine a ciel sereno. Vedere tutta la sua paura di perdermi di nuovo dipinta su quel volto tanto amato mi ha scioccato non poco. Devo calmarlo, voglio che la paura svanisca...

«Derek amore, oramai ci siamo ritrovati e ci siamo dichiarati, legandoci con il nastro dell'amore incondizionato l'uno all'altro. Non ci perderemo ancora, te lo giuro. Io sono tuo e tuo soltanto. Il mio cuore è nelle tue mani e puoi farne quello che vuoi, io non riuscirei ad oppormi nemmeno se tu decidessi di distruggerlo.»

«Si ma come faremo? Come?»

È nel bel mezzo di un attacco di panico ed io mi ritrovo spiazzato. Non pensavo potesse accadere una cosa simile, ma in un certo senso sono felice che abbia esternato le proprie preoccupazioni.

«Sta tranquillo amore mio, una soluzione c'è, dobbiamo solo trovarla. Ma ora cerca di dormire, è stata una giornata densa di emozioni questa, sarai stremato.»

Lui si limita a borbottare qualcosa che non comprendo a ad adagiare il capo sul mio petto, usandomi come un cuscino. Lo vedo chiudere gli occhi e cercare di dormire ma so che è ancora agitato, infatti cambia posizione molto spesso. Sbuffo un sorriso: anche nel sonno non riesce ad essere sereno. Gli accarezzo dolcemente i capelli mentre fisso il soffitto, pensando al da farsi. Veramente io una soluzione ce l'avrei già, ma volevo parlargliene durante una cena intima o in un momento tutto per noi poco prima di andarcene da questo Paradiso; ma ora mi domando se abbia senso procrastinare per chiederglielo in un momento più romantico. "Non fare la ragazzina innamorata. Sei un uomo miseria, reagisci!" mi rimprovero mentalmente, cercando di darmi un contegno e prendere una decisione che sarebbe meglio non tardasse ad arrivare dato che il mio compagno continua ad agitarsi al mio fianco. Non trova pace.

«Derek, che hai? Non riesci a dormire?» Domando ad alta voce, richiamando istantaneamente la sua attenzione.

«Già» risponde con voce profondamente amareggiata ed io non posso resistere.

«Ascolta... ti devo dire una cosa importante.»

Derek alza il capo di scatto, guardandomi con espressione interessata e sorpresa allo stesso tempo.

Dolci ricordi di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora