Capitolo 4 - Parte 1/2

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Una breve camminata ci fece arrivare a destinazione delle nostre commissioni,il supermercato. Seguii Zack, entrando all'interno: "Cosa dobbiamo prendere?" Domandai ignaro di tutto.

"Allora: latte, pane, biscotti e la frutta". Elencò con calma.

"Prendiamo la frutta per prima è di strada".

"Sì". Rispose Zack.

Intanto che prendevamo ciò che ci serviva, Zack iniziò a parlarmi: "Sai Eiron è una creatura spettacolare, non avevo mai visto una cosa del genere se non nella mia immaginazione".

"Sì lui è stupendo, anche io la prima volta che lo vidi rimasi stupefatto dalla sua magnificenza". Risposi a Zack.

"Mi ha fatto piacere poter parlare anche con lui, non sapevo che bisognava essere collegati al tuo ciondolo per parlarci".

"Beh, non lo sapevo neanche io". Risposi con sincerità.

"Me ne sono accorto. Anche sulla conoscenza che se uno dei due si fa male, non sapevi nulla".

Mortificato: "Lo ammetto, ma io non ho mai sentito niente di strano e come ha detto Eiron posso percepire il suo male o lui il mio solo se subiamo qualcosa di grave".

"Questo mi spaventa Alastair".

Guardai negli occhi Zack con sguardo interrogativo: "Perché mai?"

"Non hai pensato che se a lui capita qualcosa, potrebbe succedere lo stesso a te?"

"Certo che ci ho pensato, ma cosa posso farci? Io non voglio neanche che capiti qualcosa a Eiron. Mi capisci, vero?" Domandai con preoccupazione.

Zack arruffandomi i capelli: "Certo che ti capisco fratellino, ma io sono preoccupato principalmente per te e non voglio che ti capiti qualcosa".

"Lo so questo. Ma anche io ho il compito di proteggere Eiron, come lui lo ha su di me".

"Lascia almeno che ti aiuti in questo".

Guardando con stranezza Zack: "E come farai?"

"Dovresti chiederlo a te stesso, tu come fai a proteggere Eiron? Non penso solo con il ciondolo che porti sempre con te". Mi disse schiettamente.

Adesso che me lo aveva domandato, pensandoci su, io non avevo mai avuto un programma di difesa se in caso fosse accaduto qualcosa. Sapevo che il ciondolo avrebbe protetto me e Eiron in qualche modo. Solo di una cosa ero certo: "Io so che il ciondolo può formare una barriera se io e Eiron ci sentiamo in pericolo. Ma per funzionare dobbiamo essere insieme".

"Beh, questa è una cosa positiva, no? Negativa al momento stesso però, perché se tu non gli sei vicino o viceversa, non potete proteggervi a vicenda in nessun modo."

Riflettendo ad alta voce: "Io penso che Eiron possa farlo in lontananza, sono io che non posso a causa del ciondolo che non è abbastanza forte in confronto al suo spirito magico".

Come mi era venuta in mente quella situazione? L'avevo pensata seriamente io? Oppure era Eiron che me la stava suggerendo con la sua mente?

Zack mi guardò con espressione interrogativa: "Ma scusami come può essere? Se lui può alzare una barriera su di te per proteggerti anche in lontananza, sicuramente anche tu puoi farlo visto che avete gli stessi poteri e siete collegati quasi sempre dai pensieri e sensazioni".

"Non hai tutti i torti, ma non so di preciso come funzioni questa cosa".

"Pensi che Eiron lo sappia?" Chiese Zack.

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