Capitolo 9 - Parte 1/2

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Osservando i suoi occhi le sorrisi apertamente facendole capire che anche io ero felice di essermi ricordato di lei grazie al ciondolo.

Aishia ricambiò il mio sorriso, pronunciando alcune parole: "A quanto pare entrambi abbiamo ricevuto dei ricordi tramite i nostri sogni".

"Io non sapevo niente del collegamento dei nostri ciondoli. Allora se a me è arrivato tutto questo, anche tu hai sognato qualche ricordo mio che senza rendermene conto ti ho tramesso".

Aishia senza attendere altri secondi, mi rispose: "Sì è così. Alcune volte quando era notte e io stavo dormendo, mi arrivavano alla mente i tuo sogni, collegati certe volte ai miei".

Rimasi sbalordito da quelle parole, questo voleva dire che ciò che la mia mente faceva nascere non era tutto frutto di ricordi, ma anche momenti che sognavo io stesso, trasmettendoli così ad Aishia.

Guardandola con stupore, le chiesi: "Questo vuol dire che alcune volte tu eri presente nei sogni che facevo io? Non è così?"

"Sì, hai capito bene. Certe volte mi ritrovavo nei tuoi sogni e insieme a te percorrevo delle piccole stradine magiche o volavo tra nuvole bianche che c'erano nel cielo azzurro. Io sapevo bene chi eri quando ti incontravo, ma non ero certa di sapere se tu ti ricordavi perfettamente di me. Per questo ti mandavo anche i miei ricordi, per cercare di avere più possibile un collegamento con te".

"Io... mi ricordavo di una ragazzina identica a te, ma non ho mai capito chi fossi e perché apparivi sempre nei miei sogni. Non so perché, ma l'unico momento in cui me ne sono ricordato è stato poche ore fa. Solo in quel momento ho capito che tu facevi parte della mia vita passata. Eri stata reale e sono felice di vedere che tu sei di nuovo qui accanto a me. Finalmente siamo di nuovo insieme".

La guardai quasi al punto di commuovermi, mi sentivo talmente dispiaciuto per averla dimenticata, ma al tempo stesso felicissimo di ritrovarla accanto a me.

Lei strinse la mia mano, accennandomi un sorriso dolce. Capii tramite i suoi gesti che le andava bene così, non gli importava ciò che era accaduto.

Spostò la sua mano ben curata dalla mia portandola al mio viso. A quel tocco la guardai con più intensità, intanto che il mio cuore accennava dei piccoli palpiti, forse per la sorpresa di quel tocco? Oppure per la sua presenza speciale per me?

Sfiorando il mio viso prese a dirmi: "Non ti preoccupare, ciò che importa adesso è che ti sei ricordato di nuovo di tutti quei attimi trascorsi insieme. Di questo sono veramente felice".

"Questo grazie a te, io sono felice di riaverti qui vicino". Dissi portando la mia mano destra sulla sua, poggiata ancora delicatamente sulla mia guancia.

La strinsi appena nella mia, sentendo il suo profumo di rose e il calore della sua pelle. Entrambi rimanemmo immersi da un'atmosfera calma e sentita dai nostri cuori. Quel tocco che avevo sulla sua mano, mi fece percepire i suoi sentimenti amorevoli che provava nei miei confronti. Questa volta più che amici, eravamo diventati qualcosa di più, il nostro legame si era allargato e questo non mi rendeva per niente triste. Perché nel mio cuore anche io provavo qualcosa di profondo per lei. Oltre al legame che percepivo, c'era anche quel piccolo filo sentimentale che ci legava. E questo entrambi lo avevamo capito sentendo le nostre emozioni.

Ascoltando nella mia mente i suoi sentimenti, non potei che non ricambiarli: "Anche io provo qualcosa di speciale per te".

A quelle parole lei mi sorrise: "Hai sentito i miei sentimenti, non è così?"

"Beh, anche tu lo hai fatto, no?"

Dopo quelle parole entrambi iniziammo a sorridere apertamente. Quelle domande ci fecero ritornare indietro con il tempo a quando da bambini ci domandavamo spesso se entrambi stavamo sentendo i sentimenti e i pensieri dell'altro, come se uno dei due non se ne stesse accorgendo. Ogni volta che lei sentiva i miei pensieri, io a mia volta percepivo i suoi e allo stesso tempo capivo che stava percependo quello che sentivo io. Non accadeva sempre, ma quando succedeva tutti e due dopo una semplice domanda, come quella che ci eravamo porsi poco prima, iniziavamo a ridere senza smetterla per molto tempo.

Quei gesti dolci e gentili non finirono, Aishia in poco tempo si sedette sul letto dove ero ancora disteso. Quel movimento mi spiazzò, cosa voleva fare?

Prima ancora di pensare ad altro, lei portò le sue mani sul mio petto, per poi poggiare con calma la sua testa dalla parte del mio cuore. Lì, in quel momento, Aishia sistemando il suo orecchio sinistro vicinissimo alla parte sinistra del mio torace, ascoltò i battiti del mio cuore, che in quel momento batteva forte per lei.

Per un secondo rimasi immobile ad osservare, in seguito dirigendo una delle mie mani vero il mio fianco, la poggiai sulla sua stringendola con delicatezza per poterla sentire più vicina a me. In quel momento potei percepire i suoi pensieri, così dolci e puri nei miei confronti. Ascoltare il mio cuore, le fece provare un'emozione diversa e più grande per l'amore che provava per me. I nostri battiti poterono suonare all'unisono, come una melodia romantica che ci faceva sentire amati entrambi. Osservando il suo viso, che non aveva dato nessun cenno di spostamento. Riuscii a intravedere le sue guance divenire un po' colorite. A quella reazione, mi imbarazzai lievemente anche io, per la prima volta, insieme a qualcuno che avevo ritrovato e appreso come di vitale importanza, sia in passato che in quel momento. Solo che, i miei sentimenti per lei si erano ampliati, visto che potevo capire con più chiarezza quello che percepivo nel cuore.

Quel momento di calma rimase intatto per molti minuti, nessuno dei due parlò o fece qualcosa. Entrambi eravamo desiderosi di udire le poche emozioni che ci arrivarono alla mente e il calore dei nostri corpi che non si erano mai toccati per così tanto tempo.

Le parole di Aishia si fecero risentire: "Ti voglio tanto bene Alastair. Ma i miei sentimenti come ben sai vanno oltre il volersi bene. Il provare qualcosa di speciale per te, per me vuol dire essere innamorata di te. Volevo che tu lo sapessi anche tramite le mie parole".

Portai la mia mano destra sulla sua testa, lei a quel tocco alzò appena il viso, dirigendo i suoi occhi su di me. Guardandoli, affondai i miei sentimenti in quel colore nocciola e sorridendole appena: "E' bello poterlo sentire anche dalle tue labbra e non solo in ciò che mi trasmetti. E sai perché? Beh, anche nel mio vocabolario la parola speciale, vuol dire che sono innamorato di te. In realtà lo sono sempre stato, ma solo ora ho capito realmente ciò che provo. Vuoi essere la mia anima gemella per la vita?"

"Certo che lo voglio, perché è quello che desidero anche io".

Aishia andò nuovamente sul mio petto, dedicandomi un dolce abbraccio. Ero felice di aver trovato qualcuno che poteva capirmi, fin da quando ero bambino. 



Spazio autrice: Ciao a tutti, siamo giunti a un punto abbastanza importante della storia. Avreste mai creduto che Alastair avrebbe ritrovato Aishia? :) Cosa pensate accadrà in seguito? 

Vi allego come sempre qui la mia pagina artista dove potete trovare il disegno in grande: https://www.facebook.com/Annas-Art-392433810913562/  


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