Capitolo 6 - Parte 2/2

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Allarmato, mi alzai di colpo correndo verso l'uscita di casa per dirigermi nel bosco. Dovevo subito vedere Eiron, ero in pena per lui, avevo troppa paura che gli fosse accaduto qualcosa. Intanto che mi dirigevo verso la meta del nostro incontro, tentai di comunicare con lui in modo da sapere se stava bene o meno. Ma purtroppo non riuscivo ad allacciare un contatto. Arrivato a qualche metro di distanza al posto dove entrambi ci incontravamo sempre, vidi atterrito una scena al quanto scioccante per me. Eiron era lì, legato da due corde che gli circondavano il collo, entrambe venivano tirate da due esseri strani. Mai visti prima, due creature alte, ricoperte da un mantello completamente nero che non dava a vedere neanche i loro volti. Entrambi erano circondati da un'aura abbaiante, sembrava quasi magia. Dovevo fare subito qualcosa per Eiron, afferrando un robusto ramo mi precipitai verso di lui cercando di far allontanare quei due da lui. Caricai quel bastone su uno dei due che lasciò la presa sulla corda. Appena tentai di colpire anche l'altro, una scarica di elettricità travolse il mio corpo facendomi cadere dolorante a terra. Che diamine era stato? Portando con difficoltà la mia visuale verso la creatura che avevo colpito, vidi con preoccupazione che si era rialzato avvicinandosi sempre di più a me.

Prima di fare qualcosa sentii nuovamente un'altra scossa travolgere il mio corpo, era stata quella creatura a mandarmi quel colpo, allora possedevano veramente poteri magici.

Tentai di sollevarmi prima che lui potesse scatenare nuovamente un suo potere su di me. A quel punto, alzandomi di scatto da terra mi precipitai subito verso Eiron per liberarlo anche dall'altro tizio in nero. Impugnando sempre quel bastone lo colpii o con facilità in pieno volto. In seguito, anche se mi sembrava fosse stato tutto troppo facile, andai vicino a Eiron: "Stai bene? Cosa vogliono da te?"

Il mio amico mi guardò con espressione molto fiacca, cosa gli stava succedendo? Forse gli avevano dato o fatto qualcosa prima che arrivassi da lui. Ma se fosse stato, anche io avrei dovuto sentire qualcosa, invece in quel momento non percepivo niente di negativo a parte le scosse che avevo ricevuto sul corpo. Portando le mie mani sulla corda che cingeva il suo collo, tentai di toglierla. Prima di riuscirci, uno degli uomini in nero tentò di colpirmi nuovamente, ma le sue mosse furono schivate grazie allo scudo che Eiron aveva creato su noi due. Anche se vidi chiaramente che quella protezione era abbastanza debole e quasi al punto di dileguarsi, riuscì comunque a schivare quel potere.

Ancora sotto la sua protezione, cercai di togliergli la corda intanto che cercavo di capire qualcosa sulle sue condizioni di salute: "Va tutto bene Eiron? Ti vedo un po' giù, cosa ti hanno fatto?"

"Sono solo un po' stanco a causa dei poteri che ho utilizzato per difendermi. Anche se sono riuscito a colpirli, loro si rialzano senza problemi. Sembrano indistruttibili".

Stupito risposi: "Ora capisco perché il colpo che ho dato a uno dei due è stato totalmente inutile. Non sentono niente".

"Purtroppo è così, mi hanno portato al limite delle forze e non so più che fare. Le corde che mi hanno messo al collo sono magiche e mi fanno perdere quasi tutte le forze".

"Per quello non devi preoccuparti, te le toglierò subito. Loro chi sono, li hai mai visti prima d'ora?" Domandai con preoccupazione.

"No, mai visti. Sono apparsi inaspettatamente intanto che mi ero disteso qui ad aspettare il tuo arrivo".

Cosa volevano quei due da Eiron? E come avevano fatto a trovarlo visto che nessuno a parte me sapeva della sua esistenza? Un attimo, non solo io ne ero al corrente, ma anche... Zack. Ma lui, non poteva essere. Aveva promesso che non avrebbe detto niente e poi i tizi che erano davanti a me non avevano niente a che fare con gli umani, quindi era assolutamente da scartare.

La tigre alataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora

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