Si è detto che definire i tipi di personaggi serve a ridurne le descrizioni allo stretto necessario, ma quali categorie si possono trovare in un'ambientazione?
4.1.1. LE COMPARSE
Partendo da alcuni punti di riferimento generali si possono trasmettere al lettore le loro caratteristiche principali, senza doverne descrivere alcuna. Almeno dopo che si è creata una relazione tra il sostantivo e le sue prerogative. Avere bene in testa le qualità fondamentali di una comparsa vuol dire evitare di fare errori durante le descrizioni e mentre ci si riferisce a quel tipo di personaggio.
Il concetto vale per un personaggio singolo come per un'intera schiera di compiti: un militare è qualcuno che ha una divisa, serve la comunità e solitamente porta con sé delle armi. Il pompiere rientra nella stessa classificazione, ma non è il solo che può venire in mente. La differenza nell'accuratezza dei dettagli e nella perizia della costruzione varia il tipo di personaggio di cui si parla: tanto è più generica, tanto più sarà grande l'insieme dei personaggi al suo interno. Quindi l'etichetta sotto cui racchiudere la comparsa.
In buona sostanza è facile riconoscere tale configurazione scorrendo le pagine di una serie, dove mano a mano che si va avanti le descrizioni diventano sempre più scevre: se all'inizio a farla da padrone sono le definizioni legate agli oggetti e al vestiario, questi aspetti lasciano il loro posto al resto non appena il lettore è stato istruito.
4.1.2. LE CLASSI
Nei giochi di ruolo spesso si raggruppano i personaggi in categorie chiamate classi. In un'ambientazione letteraria si fa la medesima cosa, con qualche accortezza.
Se infatti nei GDR si tende a bilanciare le classi secondo le regole del gioco, quindi secondo una logica finalizzata all'esperienza ludica, nell'ambientazione letteraria la suddivisione in classi è necessaria per definire una cerchia ristretta che assume prerogative singole, specifiche e molto restrittive. Come i pompieri di una determinata città.
A volte anche i protagonisti delle storie possono essere categorizzati in classi, perché possono trovare parti del loro background nella definizione della classe. Sfruttare una classe per etichettare un protagonista aiuta all'inizio a definirne dei tratti di partenza, ma alla lunga limiterà le cose che può fare senza uscire dalla categorizzazione.
4.1.3. I VIP
A differenza delle altre categorie, è facile riconoscere un VIP: sono iconografici e non serve una descrizione delle loro qualità, ma anzi, spendere tempo e risorse per parlare di uno di loro può sembrare perfino superfluo. La ragione seppur banale è che tutti saranno già a conoscenza delle sue mansioni e del suo aspetto. Dopotutto, un re medievale ha forse bisogno di una descrizione?
Allora perché includerli nell'ambientazione? Perché rimangono inalterati.
Ammesso che non facciano parte dell'intreccio da sviluppare, i VIP rimangono tali per tutta la serie ambientata nel mondo che si andrà a utilizzare, anzi alcune volte saranno loro a modificare l'ambientazione in funzione delle loro scelte, per questo è importante definirli, a volte descrivendone persino personalità e capacità.
STAI LEGGENDO
Ambientazioni del Fantastico
Non-FictionVuoi scrivere la tua storia, ma non sai come strutturarne l'ambientazione, dove partire e come descriverne le città, ma soprattutto hai paura che iniziando a parlare di elfi e gnomi perderai il filo del discorso? Bene! Questa guida fa per te, il so...