-Spingi Robert, spingi!
Urlò al vento Aurora mentre pedalavano come diavoli per superare una delle salite più faticose che avessero mai incontrato.
Stavano facendo l'impossibile pur di battere il record per arrivare al rifugio sopra la montagna più alta, ma era più facile a dirsi che a farsi.
Aurora era in testa e pedalava come se stesse gareggiando al tour d'Italia, mentre Robert, che era dietro di lei, pedalava con ancora più convinzione senza però riuscire a tenere il suo ritmo. Non accettava il fatto di essere meno veloce di una femmina!
I polmoni bruciavano come la salsiccia sulla griglia e nonostante il sudore erano là, tra le stradine strette dei sentieri di montagna e il vento fresco che a volte arrivava e ricaricava i loro animi combattivi.
Aurora era curiosa di scoprire un nuovo luogo che era sempre stato lì, appena fuori dal suo paesino costiero. Certo che a volte era troppo attaccata alla sua terra, al suo Stardust e al suo mare.
Ma quel giorno era il giorno di fare follie con il suo amico estivo e niente e nessuno avrebbe rovinato quella giornata.
Finalmente riuscirono a superare la salita e si prepararono ad affrontare una curva a gomito abbastanza tosta.
-Come nella MotoGP?
Chiese Rob.
-Meglio!
Rispose la rosa.
E fu così che mangiarono quella curva spaventosa affrontandola talmente da professionisti da far impallidire Valentino Rossi.
La brezza di montagna era così diversa dal sapore di sale che arrivava nelle case lungo il mare.
Aurora respirò a pieni polmoni il cambiamento e proseguì la sua folle corsa contro il record.
-Siamo quasi arrivati!
Urlò lui, pedalando più velocemente.
-Uh, guarda! C'è un ruscello!
Esclamò lei già con l'intenzione di fermarsi e farci un bagno, ma Robert la lesse nel pensiero.
-Te lo scordi!
Gridò lui per non farsi rubare le parole dal vento che prepotentemente aveva aumentato la sua portata.
Pedalarono anima e corpo quel giorno, giungendo fino alla cima del monte dove un grazioso rifugio di legno di quercia era appollaiato e attendeva i clienti.
Robert ed Aurora si fermarono e scesero dalle loro fidate bici, slacciandosi i caschi e appoggiandoli sopra al tavolo da picnic davanti a loro.
La ghiaia sotto le loro scarpe ringhiava.
Entrambi sudati e stanchi morti si guardarono negli occhi, aspettando il verdetto finale.
Robert alzò il polso per guardare l'orologio che aveva cronometrato il loro tempo e la ragazza si avvicinò a lui per vedere il risultato finale.
-Due ore e mezzo! Siamo i migliori.
Disse euforico lui, battendo un cinque ad Aurora che lo abbracciò di slancio senza pensarci.
Rob all'inizio restò un pochino sorpreso e rischiò di sbilanciarsi, ma trovò la pace dentro se stesso quando si appoggiò al tavolo da picnic evitandosi così una brutta caduta.
Avvolse la schiena della cuoca e lasciò che il sudore e il calore dei loro corpi si fondessero a dovere.
Si staccarono non prima di scambiarsi uno sguardo MOLTO ravvicinato, dove la giada incontrò l'ambra.
Robert le sorrise e si separarono.
-Andiamo a berci una bella birra accompagnata da una bistecca?
Aurora ricambiò il sorriso, sempre più consapevole di trovarsi davanti a qualcosa di importante quando stava con lui.
-Con piacere!*io sto ancora lodando il mio cervello per la splendida idea che ha avuto riguardo questa ff. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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The Sea
RomanceIn cui una vacanza si trasforma in un'avventura e una vita si trasforma in una storia d'amore vissuta tra il cielo, il vento e le onde.