Tra i pensieri

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Aurora camminò nel buio fino al mare che con il nero della notte aveva perso il suo colore scintillante. Ora pareva un enorme nastro scuro che circondava il mondo.
Camminò fino a sentire il rumore dei suoi passi perdersi nella sabbia morbida.
Con lo sguardo perso camminò vero le onde che la chiamavano, i suoi sogni che sognavano l'orizzonte, forse anche più in là.
Un guscio che le avvolgeva la testa e non lasciava scappare nemmeno un problema o un ricordo dalla sua mente, ogni attimo della sua vita si allontanava e poi rimbalzava nella memoria, come le onde del mare.
Ad ogni passo una scia invisibile di se stessa la lasciava.
Si tolse le infradito. Aurora sentì il conforto solo quando affondò la pianta del piede nella sabbia umida e nascosta da una piccola onda che le tirava gentilmente i piedi.
Quello era il saluto del suo vecchio amico.
Altre due onde le accarezzarono le caviglie, circondandole con gentilezza. La temperatura piacevole entrò nella sua conchiglia di problemi e la sviscerò da parte a parte dei suoi abitanti.
Camminò fino a bagnarsi i polpacci, la sabbia che ad ogni spostamento dava rifugio ad Aurora dalla realtà che arcigna le camminava dietro le spalle.
Ma il mare impedì a tutti i suoi demoni di attaccarla.
Gli occhi rapiti e riflessi nella Luna che interessata al suo silenzioso discorso stava appesa alle stelle, le migliori amiche del mare in quelle notti estive.
L'acqua l'abbracciò dolcemente per la vita, un abbraccio che valeva più di mille braccia strette attorno a lei.
Sfiorò con la punta delle dita la superficie piatta e docile del mare, sorridendo confortata da quel rumore delle onde fino ad affondare entrambe le mani dentro quella coperta che circondava il mondo e se stessa.
C'era una barriera invalicabile tra lei e i suoi mostri quando sorpassava il confine tra il sogno e la realtà.
E inseguì le stelle con lo sguardo per aggrapparsi alla più luminosa.
C'era tutta una vita piena di problemi che l'attendeva, ma quando si ha negli occhi la Luna si può aspettare.
Quando entrava in quel paradiso non esisteva più nessun Robert, nessuna Stella. Solo lei, la notte e il mare.
E fu forte il desiderio di restare per sempre tra le onde, ma altrettanto forte fu il cuore che la convinse ad uscire dalla sua conchiglia e lasciar entrare i demoni dentro le sue ferite sulla schiena, dove un giorno spunteranno le ali.

*domani arriva il capitolo che tutti state aspettando. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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