30. Dolore

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Un piccolo doloroso capitolo di passaggio. Forse oggi ne pubblicherò un altro 🌸
Un bacione,
Charly

I diritti vanno a
IreneToccaceli


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Il dolore è come un battito continuo. Il battito di un tamburo. 

Tum. Tum. Tum. 

Ogni secondo è scandito dal ritmo e, senza quasi che tu te ne accorga, i minuti ti sfilano davanti, portandosi dietro i ricordi. E quando cerchi di afferrarli, quelli ti sfuggono, più veloci di te di qualche battito. 

Louis sentiva il rumore sordo del dolore battere dentro di lui, rendendolo insensibile al tempo che passava. L'incapacità di reagire lo incatenava nell'immobilità come un cappio al collo, rendendolo debole e inutile. 

Continuava a guardare il corpo di Nadia, l'assenza di respiro nel suo petto, gli occhi chiusi come se stesse dormendo. 

Pochi secondi più tardi, il suo corpo scomparve in un'esplosione di luce.

Louis cercò di trattenerla, artigliando l'erba e graffiandosi le mani con la terra e i sassi, ma fu inutile. Nadia scomparve e lui rimase lì, a guardare il posto vuoto che aveva lasciato. L'erba appiattita era l'unico segno che fosse mai esistita. 

Dopo quelle che parvero ore, Harry iniziò a scuoterlo dolcemente, poi sempre più forte, cercando di svegliarlo dal suo sogno a occhi aperti. Gli diceva di riprendersi, che se ne dovevano andare, che non era sicuro restarsene lì fermi. Ma le sue parole gli arrivavano alla mente come un eco ovattato. 

Solo un minuto, avrebbe voluto chiedere Louis, solo un altro minuto

Ma il mondo non aspetta. 

Le persone se ne vanno, il tuo universo ti crolla addosso e tu non hai neanche il tempo di riprenderti, di capire, di assimilare un'idea.

Il mondo non aspetta, va avanti anche senza di te.

L'Altra Metà del Mondo / L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora