Le luci lampeggiavano sopra la sua testa.
Tutto era offuscato e confuso, un dolore lancinante al fianco, e l'aria che sferzava il viso del giovane ragazzo.
D'improvviso dolci mani colpivano il suo viso:
<<Edgar, resta sveglio, ti curiamo subito!>> disse una voce femminile preoccupata.
Edgar l'aveva già sentita...
Tutto sembrò riprendere forma quando Edgar riconobbe Cassandra, l'adrenalina iniziò a entrare in circolo.
Cercò di alzarsi ma la ragazza lo spinse di nuovo giù.
<<Sei qui per darmi il colpo di grazia?>> chiede Edgar con un filo di voce.
<<No, sono qui per salvarti. Resta sveglio, abbiamo tanto di cui parlare>> rispose Cassandra, che stava spingendo Edgar su una barella, in un corridoio semi-oscurato.
<<Sono l'Agente Sydney Bortland del governo federale, sono membro della sezione "Recuperi" della CIA, e il mio compito è salvarti, Edgar>> spiegò la donna.
<<Ma cosa... perché il governo vuole salvarmi da un suo stesso progetto!?>> chiese confuso Edgar, cercando di tamponare con la maglia nera la ferita aperta.
Sydney svoltò l'angolo.
<<Questo non è un esperimento del governo! È un fottuto atto terroristico!>> rivelò lei.
Edgar fissò il soffitto scorrergli davanti agli occhi.
<<Un gruppo di terroristi ha preso in ostaggio alcuni membri del nostro settore, e ha minacciato di ucciderli se prima i loro capi non avessero prodotto questo esperimento, che non è altro che un arma terroristica, che sarebbe dovuta esser utilizzata per torturare esponenti politici ancor maggiori>> Sydney arrivò ad una porta nascosta in un angolo, e vi bussò 3 volte.
<<Il governo li ha fatti aspettare e hanno iniziato a prendere in ostaggio anche i figli dei nostri membri. E tra loro ci sei tu.>> continuò a spiegare mentre aspettavamo che qualcuno aprisse quella porta.
Un uomo tarchiato si presentò davanti a loro.
<<Entrate, presto. Ha bisogno di sangue>> disse l'uomo.
<<Croce Rossa, la sua vita è nelle tue mani.>> disse Sydney.
L'uomo alzò la maglia nera di Edgar fin sopra la pancia, e ispezionò la ferita.
<<Papà ha fatto un buon lavoro, la ferita non è tanto profonda, ma ha perso troppo sangue nelle prove precedenti.>> spiegò Croce Rossa.
Gli sterilizzò il taglio e gli iniettò un anestetico locale.
<<Guarda me>> disse Sydney alzando la testa del ragazzo.
<<Non sto capendo nulla... mio padre è un dentista, non un membro della CIA...>> disse Edgar.
<<Fa parte di una delle sezioni segrete, e ha ingaggiato me per venirti a prendere>> rispose la ragazza.
Edgar sentì l'ago ricucirgli lo squarcio nella pelle, mentre Sydney gli attaccò al braccio una flebo, che fece scorrere in lui del nuovo sangue.
<<Gli altri? Li libererete o sono l'unico?>> chiese Edgar, rilassandosi, dopo che Croce Rossa abbia messo la medicazione sui punti.
<<Ci sono altri qui, del settore "Recupero", dovrebbero far uscire quante più persone possibili>> disse lei.
<<È ora che torni a Salt Lake City e mi ricongiunga a Chad, guarisci presto, ragazzo.>> disse l'uomo tarchiato, e uscì lasciando i due da soli.
<<Chad è il tuo partner di lavoro?>> chiese Edgar, alzandosi lentamente e mettendosi a sedere.
Il fianco e la gamba erano intorpiditi, fu sorpreso di non sentire dolore, sedendosi.
<<È un nuovo arrivato. È la sua prima esperienza e penso che dopo questo grande aiuto verrà sicuramente promosso>> disse sorridente Sydney.
<<Ora dove ci troviamo?>> chiese ancora Edgar.
<<Siamo nello stato dello Utah, nelle zone più isolate e aride. Ottimo per restare nascosti>> disse Sydney.
I due aspettarono un'oretta e mezza nello stanzino in cui Edgar era stato operato, attendendo che tutto il sangue nella sacca della flebo sia entrato nel corpo del ragazzo.
<<Ci staranno cercando?>> chiede Edgar.
<<Sicuramente, ma non hai nulla di cui temere: qui la sicurezza è scarsissima, fortunatamente il governo non si è lasciato molto andare sui costi del personale>> disse Sydney.
Quando la sacca fu vuota, Edgar staccò dal braccio la flebo e si sentì molto meglio.
Il fianco iniziò a bruciargli e a fargli male: l'effetto dell'anestesia stava passando.
<<È il momento di uscire>> disse Sydney, che alzò il vestito turchese fino alle cosce, ed estraendo da lì due pistole.
<<Giusto per precauzione>> disse.
Uscirono dallo stanzino e proseguirono per i corridoi dei sotterranei. Edgar zoppicava per il dolore, ma una sensazione di libertà iniziò a infondersi in lui.
Arrivarono alle porte di un ascensore, e quando si aprirono, uscirono due guardie, pistole alla mano.
Sydney puntò le due pistole a entrambi e li sparò alle gambe, e poi alle spalle.
<<Dovremmo fare attenzione, queste guardie erano impreparate. Non dobbiamo farci scoprire>> disse la donna.
Oltrepassarono i corpi e entrarono nell'ascensore.
Sydney premette per il pian terreno, ed Edgar si appoggiò alla parete dell'ascensore.
Arrivarono al piano terra, e una Jasmine col collare li accolse nella reception.
Stava parlando con un enorme uomo dall'aria minacciosa.
<<...E mi ha spaccato il naso! Ho perso i sensi, e poi...>> Jasmine si voltò verso destra.
<<ECCOLA! È LEI!>> urlò mentre si rifugiò sotto al bancone della reception.
L'uomo puntò un fucile contro Sydney, e quest'ultima schivò il colpo scivolando di lato.
Edgar corse dietro un pilastro, e si accucciò a terra, dolorante.
Non poteva esser colpito.
Sydney sparò all'uomo in vari punti, ricaricò le pistole e schivò un ulteriore colpo di fucile e sparò alla tempia dell'uomo, quando fu molto vicina.
<<Edgar, vieni fuori. Vieni a farti due risate.>> Sydney passò le pistole al ragazzo, che impacciato le tenne strette in mano.
<<Ho provato disprezzo per te dal primo istante in cui ti ho vista!>> Sydney prese una ciocca di capelli di Jasmine fra le mani, e quest'ultima iniziò a urlare.
<<Taci!>> Sydney le mollò uno schiaffo in pieno viso, e Jasmine cadde sbattendo la testa a terra.
<<Stronza. Andiamo!>> disse Sydney prendendosi solo una pistola.
<<Tieni questa qui. Ti darò delle ricariche. Solo per sicurezza>> disse lei.
Uscirono fuori, nella notte serena, ventosa.
<<Devo tornare dentro a recuperare la mia roba, che ho nascosto accuratamente. Tu devi andare a Salt Lake, dove incontrerai Chad e un auto che ti accompagnerà a casa. Fai attenzione, caro>> Sydney accarezzò il viso di Edgar e tornò dentro.
Il ragazzo proseguì zoppicando sul sentiero di terra arida.
Il vento lo avvolse, facendolo sentire libero. Stava tornando a casa.
In lontananza, una limpida stella cadde nel cielo senza nuvole.
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The Fall
Mystery / ThrillerEdgar si ritrova in una stanza misteriosa. Scopre da subito di essere una cavia per un esperimento del governo americano. L'esperimento consiste nel affrontare varie prove, che metteranno Edgar in condizione di compiere scelte brutali, estreme ed eg...