Capitolo 4

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Cape Cod, Ma, Febbraio 5 Anni Fa

La settimana dopo la sua morte , Lauren non tornò a scuola. Infatti si rifiutava di alzarsi dal letto o addirittura muoversi. La maggior parte del tempo dormiva, ma i suoi sogni erano riempiti da immagini di Camila che andava via, di solito che sorrideva invitando Lauren a seguirla, ma Lauren era sempre incollata al suolo che provava ad inseguirla finché poi Camila non scompariva. Si svegliava da quei sogni, si chiudeva in se stessa e comiciava a  piangere. Il sorriso caldo di Camila rimpiazzato dal buio freddo, realizzando che la ragazza più piccola non era sdraiata vicino a lei. C'erano stati tanti giorni in cui desiderava di non svegliarsi solo per il fatto che Camila non le stava spostando i capelli davanti agli occhi o per dirle che le ultime settimane erano state solo un brutto sogno.

I suoi genitori non riuscivano a farla mangiare, o parlare e lasciava la stanza solo in rare occasioni. Sua madre bussò alla sua porta per la quindicesima volta, cercando di convincere sua figlia ad uscire.

"Mija?" sussurò sua madre. "Per favore esci. Tesoro, io e tuo padre siamo preoccupati per te. Esci e parliamo per favore" aveva ripetuto quella stessa frase più volte durante quella settimana e non si aspettava che quella volta avrebbe funzionato, ma aveva qualcosa da aggiungere. Quella volta, aveva tra le mani una lettera.

"Abbiamo appena ricevuto una lettera dai genitori di Camila. Hanno detto che tra tre giorni ci sarà il funerale" aspettò finché non sentì dei singhiozzi. Proprio quando stava per scendere la scale, Lauren aprì la porta. I suoi soliti brillanti occhi verdi erano gonfi e rossi per il pianto e c'erano ancora delle lacrime che le scendevano sulle guance.

"Mamma..." la voce di Lauren tremava così tanto che sembrava che sarebbe potuta cadere a pezzi da un momento all'altro. Sua madre cerco di non piangere alla vista di sua figlia in quello stato. Le si avvicinò e racchiuse Lauren tra le sue braccia.

"Va tutto bene, piccola" la rassicurò.

"No invece. Io l'amavo" pianse Lauren.

"Lo so piccola..." Lauren si staccò dall'abbraccio di sua madre.

"L'amavo davvero" Lauren lo ripetè ancora e ancora con sua madre che le sussurava parole di conforto, sperando di alleviare un po' il dolore della figlia.

Quella sera Lauren mangiò per la prima volta. Era un semplice sandwich con burro d'arachidi e del latte, ma era già qualcosa. Sua madre si sedette accanto a lei e la guardò mangiare. Lauren si fermò più volte, semplicemente per piangere, per poi prendere un'altro morso fino a finirlo.

"Mija, vatti a fare una doccia. Sei stata rinchiusa nella tua stanza per una settimana" le sugggerì sua madre e Lauren meccanicamente si alzò e salì le scale. Sua madre pulì i piatti e sospirò. Era un inizio.

Tutti quelli del coro e del club delle cheerleader si presentarono al funerale. Non c'era un singolo paio occhi asciutti quel giorno. Ma ci fu una persona che non si fece vedere e la sua assenza era evidente. Lauren non c'era. Ally si guardò intorno e le scrisse molte volte durante la cerimonia, cercando di capire cosa potesse essere successo a Lauren per non essere presente ad un giorno così importante.

"Dov'è?" sussurò Dinah. Ally alzò le spalle e le mimò un "Non lo so"

Erano quasi le dieci di notte quando una figura si avvicinò al cimiterò. Tra le mani aveva un bouquet di margherite gialle, i fiori preferiti di Camila. Lauren si inginocchiò davanti alla lapide e mise i fiori vicino agli altri.

"Hey Camz..." sussurrò prima di comiciare a piangere.

Lauren non perse molti giorni di scuola. Si avvicinavano le vacanze invernali e Lauren passava le giornate tra la lezioni a contare i minuti che avrebbe dovuto aspettare per andare al cimitero a sedersi accanto alla tomba di Camila. I suoi genitori la vedevano solo la sera tardi quando tornava, si chiudeva in camera e si addormentava. Ogni settimana Lauren portava nuovi fiori, anche quando la neve copriva tutto. Toglieva la neve e sistemava i fiori nuovi.

COLOR •|| TRADUZIONE ITALIANA||• CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora