Capitolo 6

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Cape Cod, 5 Anni Fa II

Lauren collassò sul divano di Vero esausta. Vero prese una coperta dalla camera degli ospiti e la coprì. La cosa che fece subito dopo essersi assicurata che Lauren stesse bene, fu chiamare suo fratello.

"Hey big bro" disse. "Lauren è quì. Cosa? No, l'ho trovata fuori, non mi ha chiamato o altro. Non lo so. Oh mio Dio i suoi genitori saranno preoccupatissimi. Deve aver guidato tutta la notte" lanciò uno sguardo alla ragazza. "Sta bene. Sta dormendo sul divano, povera. Ha sicuramente guidato tutta la notte, voglio dire, sono almeno dieci ore. Ho solo un piccolo favore da chiederti. Puoi tenere questa cosa tra me e te? Si, lo so che i suoi genitori saranno sicuramente preoccupati... solo per adesso, finché Lauren non si calma un po'. Lo so, mi prenderò tutta la responsabilità se dovesse succedere qualcosa. Si. Mi prenderò cura di lei, big bro, non preoccuparti" attaccò e tornò in salotto, e trovò Lucy che guardava Lauren preoccupata.

"Come sta?" chiese Vero.

"Stanca, per lo più" rispose Lucy. "Dio, non riesco ad immaginare quello che sta passando" Vero annuì. Si mise seduta vicino al Lucy e accarezzò i capelli di Lauren.

"Tu come stai?" chiese Lucy.

"Miglioro. Sto molto meglio di lei, in ogni caso"

"Era la tua nipote preferita" sussurrò Lucy.

"Si, lo era" rispose Vero, guardando la foto sopra al camino. Lucy le prese la mano.

"Cosa facciamo con lei?" chiese Lucy.

"Può restare quì quanto vuole" rispose Vero.

"Lo sai che non posssiamo farlo. Ha bisogno di stare con i suoi genitori ora"

"Ho detto a mio fratello di non avvertirli" Lucy si alzò e fisso sua moglie scioccata. Spostò la mano, dalla presa dell'altra, violentemente.

"Tu hai fatto cosa?" domandò Lucy. Vero la guardò seria, si portò un dito alle labbra per dirle di fare silenzio. Andò nella camera da letto, al piano superiore, con Lucy al seguito.

"Ascolta, quella povera ragazza si è fatta viva da non so dove e ha pianto tra le mie braccia per almeno un'ora. Ha appena perso la sua migliore amica e forse anche molto di più, da quello che mi aveva detto Kaks. Non ha detto ai suoi genitori dove stava andando, quindi vuol dire che ha bisogno di tempo, lontano da tutti"

"Sono i suoi genitori, Veronica. Questo non è un gioco" urlò Lucy. "E' scappata da casa e non lascierò che i suoi genitori non sappiano dove sia" prese il telefono vicino al letto e iniziò a comporre un numero.

"Lucy!" urlò Vero, cercando di prendere il telefono.

"Hai bisogno di crescere" sibilò Lucy. "Si, Lauren l'ha persa, ma non me ne rimarrò quì a guardare" la voce dall'altra parte della linea rispose. "Hey, fratello non biologico. So che tua sorella ti ha appena chiamato, ma puoi assicurarti che i genitori di Lauren sappiano dove sia? Ok, si, lo so quello che ha detto, ma diavolo se non lo dici ai suoi genitori... Si, ok, ciao" attaccò. Vero si alzò con i pugni chiusi e con la bocca aperta, icredula. Le due si fissarono, nessuna delle due si tirò indietro. Vero chiuse gli occhi.

"Devi andare a lavoro ora" disse piano.

"Mi stai cacciando?" chiese Lucy.

"No. Devi semplicemente andare a lavoro ora, così non dovrò dire quelle parole" le rispose Vero, tenendo gli occhi chiusi. Se avesse guardato da moglie, le avrebbe detto di fare la valigia e andarsene per qualche giorno. Lucy spostò lo sguardo, ferita.

"Bene" disse, uscendo dalla stanza. Diretta verso la porta, lanciò un ultimo sguardo a Lauren, provando un sentimento di odio e compassione, per la ragazza addormentata. Sbattè la porta, che fece svegliare Lauren. Vero scese le scale, sfregandosi le tepie.

COLOR •|| TRADUZIONE ITALIANA||• CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora