Capitolo 5

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[A/N: A tutti quelli che sono confusi su questa storia, dovete fare molta attenzione a ciò che state leggendo. È divisa tra i ricordi che Camila e Lauren hanno avuto quell'estate e di come Lauren ha affrontato la  morte di Camila.]

Cape Cod, MA, Memorie II

Mentre Camila andò a giocare fuori con i cani, Lauren rimase dentro. Si guardò intorno osservando la casa, era poco decorata, con soprattutto copie di sculture e dipinti d'arte moderna. C'era un camino e sulla cappa c'erano numerose foto. C'erano foto di Vero e un'altra donna, poco più bassa di lei e Lauren pensò che fosse l'altra zia. Vero notò Lauren guardare le foto e le si avvicinò.

"Quella è Lucy" cominciò, indicando la foto delle due donne in abito bianco. Era la foto del loro matrimonio.

"Oh" rispose Lauren. "Da quanto siete sposate?"

"Hmm, circa tre anni, credo. Ci siamo trasferite quì cinque anni fa"

"Dove abitavate prima?" Vero rise piano.

"Non ti ricordi davvero di me" Lauren inclinò leggermente la testa. "Quando ho detto 'E' un piacere conoscerti finalmente', non era proprio la verità. Ci siamo già incontrate prima, è stato tanto tempo fa. Vivevo a Miami prima! Insegnavo danza alla Miami High" Lauren scosse la testa.

"Ero troppo piccola"

"Forse. Mi ricordo te e Camila insieme alla fermata dell'autobus quando andavo al lavore la mattina. Eravate così carine, lei aveva sempre dei biscotti, che poi divideva con te" Lauren arrossì all'imbarazzante ricordo. Riportò l'attenzione alle foto. Sulla sinistra, c'era una foto di una piccola Camila in un body argentato, in quello che sembrava essere un concorso di danza.

"Hai insegnato a Camila a ballare?" chiese Lauren, avvicinadosi alla foto.

"Per i primi pochi anni. Appena raggiunti gli otto anni, era diventata più brava di me" disse Vero, guardando con affetto la foto. "Era la sua prima competizione. L'ha vinta a testa bassa" Lauren non riusciva a smettere di guardare la foto. C'era anche lì, quello sguardo concentrato che Lauren conosceva troppo bene. Era lo sguardo che Camila aveva solo quando ballava e che faceva rimanere Lauren senza fiato ogni singola volta.

"Lauren!" Camila entrò dalla porta, spaventando entrambe. "Mi sono completamente dimenticata!" corse verso la mora e le afferrò la mano. La trascinò su per le scale, fino alla camera da letto e cominciò a cercare nella sua valigia.

"Ti sei dimenticata qualcosa?" chiese Lauren. Camila finalmente trovò quello che stava cercando e lo porse a Lauren.

"Eccolo! L'ho fatto per te!" annunciò. Lauren guardò verso il basso. Sembrava essere un papero ma non c'era nessuna somiglianza con l'animale. Era irregolare e sbilenco. La testa e il corpo erano bitorzoluti, probabilmente per la troppa imbottitura in alcuni punti e troppo poca in altri. E riusciva anche a vedere i fili che tenevano gli occhi al loro posto.

"Um... Camz.. è orribile" disse, cencando di non ridere. Camila fece il broncio.

"Hey! Mi ci sono impegnata davvero, davvero tanto!" si accigliò e incrociò le braccia. Lauren non riuscì più a contenere le risate.

"Mi dispiace, Camila. Ci ho messo un po' a capire cos'era!" le sopracciglia di Camila si aggrottarono ancora di più e Lauren la abbracciò. "Lo adoro. E'... adorabile" la ragazza più piccola si illuminò all'istante.

"Si!" disse, ricambiando l'abbraccio.

"Ma perché me lo hai fatto?" chiese Lauren.

"Beh, l'ho fatto al corso di cucito. Ci hanno fatto cucire qulcosa e io ho scelto la papera! Dovresti chiamarla, Lolo" Lauren guardò l'animale di peluche.

COLOR •|| TRADUZIONE ITALIANA||• CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora