È passato un mese da quando i miei genitori sono morti in un incidente d'auto.
Siamo in macchina in direzione del cimitero che si trova a Eagan. Tengo in mano una rosa bianca che ho preso prima di partire. Dopo due ore di viaggio arriviamo al cimitero, guardo il cielo e vedo che è diventato nuvoloso.
Entriamo attraverso il grande cancello grigio ormai arrugginito; anche se non ci sono mai andata, mi viene automaticamente di andare dove le lapidi sono più grandi, mi giro ed eccole: grandi, bianche che sembrano grigie a causa del tempo nuvoloso; la lapide più grande è quella di mio padre e c'è scritto :
Peter Stone
21/01/1963-30/04/2011
Invece quella un po' più piccola è di mia madre e c'è scritto:
Kate Stone
1/01/1971-30/04/2011
Appoggio la rosa nell'unico vaso che è tra le due tombe. Un tuono interrompe il silenzio nel cielo e una goccia dopo l'altra inizia a piovere, dopo cinque minuti sono fradicia dalla testa ai piedi ma prima di andarmene irritata a causa della pioggia, guardo la foto, dove ci siamo tutti e quattro e per sfondo le montagne innevate, mi ricordo vagamente quando ce la fecero.
Josh mi appoggia la mano sulla spalla ormai fradicia e dice:"Andiamo, stanno per chiudere".
Annuisco e ci incamminiamo verso la macchina di Steve.
"Steve, grazie per avermi accompagnata" gli dico.
Mi guarda dallo specchietto e sorride:"Nulla, figurati", mi risponde accendendo il motore.
Logan non è voluto venire perché non se la sentiva. Durante il viaggio nessuno parla, intanto ascolto i tuoni che si fanno sempre meno rumorosi man mano che ci allontaniamo da Eagan.
Arrivata a casa sento Kaleb parlare nella mia testa:"Devo vederti...è importante".
Scendo dalla macchina e con una scusa mi precipito nel retro della casa.
"Cosa c'è?"gli chiedo bruscamente arrivata davanti a lui.
"Ho saputo da Logan che oggi è il tuo diciassettesimo compleanno...o sbaglio?"
"Se lo dici tu ma io avrò per sempre sedici anni... e comunque che t'importa?", chiedo senza riuscire a nascondere la mia irritazione.
"Sì, questo è certo ma comunque di solito i primi anni della nuova vita si festeggiano lo stesso", mi dice sorridendo.
"E allora?" chiedo sempre più nervosa.
"Oh, beh...auguri, ti ho fatto un regalino" e mi dà una scatolina rettangolare dorata, la apro e vedo un braccialetto di tessuto nero con un cuore d'oro accanto al mio nome inciso sul tessuto.
"Non so che dire...", lo indosso e sollevo lo testa, lui mi guarda pensieroso ma non mi riesce di sentire niente nella sua mente, come se avesse uno scudo che decide lui quando abbassarlo.Dopo un po' Kaleb fa una cosa che mi coglie alla sprovvista: mi sorride e mi abbraccia. M'irrigidisco e cerco di stare calma per non ferirlo sentimentalmente, aspetto che sia lui a decidere quando mi deve lasciare e per fortuna l'abbraccio dura soltanto qualche secondo.
Lo guardo e vedo che ha preso un po' di colore sulle guance.
"Meglio?", gli chiedo sollevando un sopracciglio.
"Scusa", dice lui sorridendo.
Da lontano sento Josh che mi chiama:"Ashley? Dove sei?"
"Fantastico! Ha un tempismo perfetto per rovinare tutto!", borbotta Kaleb che nel frattempo si è girato per andarsene.
"Ciao Kaleb, ci si vede, va bene?", lo saluto.
"Certo, certo...", borbotta lui mentre se ne va con le spalle ricurve
"Allora? Come mai Kaleb può farti il regalo di compleanno ed io no?", mi chiede Josh, ormai arrivato accanto a me, un po' irritato.
Per scherzare gli dico:"Geloso, eh?", e mi metto a ridere.
"No! Comunque tieni"e anche lui mi da una scatolina più sottile di quella di Kaleb.
Contiene una collana d'oro con un cuore di diamante.
"Wow! È bellissima, grazie!", gli dico abbracciandolo.
"Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta...l'abbiamo scelta io e Logan che ha i tuoi stessi gusti", mi dice lui restituendomi l'abbraccio.
"Grazie di nuovo".
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A Realistic Dream
Science Fiction[COMPLETA] Ashley è una ragazza come tante che vive una vita del tutto normale fino a quando non conosce Josh, un giovane con un segreto oscuro... Alla fine verrà a conoscenza del suo misterioso passato, e di quello di altri ragazzi uguali a lui. S...