16: CI TRASFERIAMO

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Nei primi giorni della nostra vita, Logan ed io non abbiamo pensato molto ai nostri genitori ma un giorno mentre facevamo finta di guardare la TV ci capitò il telegiornale che diceva: "Oggi c'è stato il funerale della famiglia Stone, ma non c'era né la figlia Ashley né il loro figliolo Logan, che è stato portato via dall'ospedale pochi giorni fa, quando sua sorella venne a trovarlo...non sappiamo dove i due minori possano essere, la polizia fa di tutto per trovarli, ma per ora non si hanno notizie... Un momento... dalla redazione mi hanno comunicato in questo momento che i due ragazzi si troverebbe presso la famiglia Henderson con i figli della coppia, loro amici..." e vedo in diretta l'elicottero che mostra la casa di Josh con noi di spalle che guardiamo la televisione. Rimango come pietrificata.

Logan sussurra:"Ci hanno trovati...maledizione!",si alza e piano piano si gira per vedere quanti poliziotti ci sono, si rigira di scatto verso di me e pensa:"Ci sono tre macchine della polizia e l'elicottero del telegiornale...adesso che si fa?", avverto che è terrorizzato.

"Non lo so", gli dico.

Josh sussurra: "Alzatevi, piano, e andate nel garage, c'è una macchina pronta...su, presto, noi vi raggiungiamo dopo, partite al mio via...Via!.

Ci precipitiamo, nello stesso istante in cui finì di parlare. Entriamo in macchina, i finestrini oscurati a tal punto da non vedere fuori. Dopo cinque minuti arrivano James, Lucy, Erik e Josh, che si mette accanto a me e dice: "Andiamocene immediatamente! Togli la targa papà!".

Partiamo alla velocità della luce e buttiamo via i cellulari, così che non ci possano rintracciare. Viaggiammo per due ore, fino a che arriviamo al Moose Lake, che si trova nella Contea di Carlton, nel Minnesota. Là c'è un'altra famiglia di vampiri che ci possono ospitare.

Durante il viaggio nessuno ha parlato, nessuno ha neppure pensato, forse.

Parcheggiamo. Un uomo ci viene incontro.

"Era da tanto che non ci si vedeva, Steve!"lo saluta James.

"E questi nuovi giovanotti, chi sarebbero?" gli risponde lui arruffando i capelli di Logan.

"Sono degli orfani perché i loro genitori sono morti in un incidente...Logan, il ragazzino, era rimasto in fin di vita e Ashley, sua sorella, ci ha chiesto di salvarlo...così ecco due neonati" e ci indica.

"Salve, io mi chiamo Steve Walker e lei è mia moglie, Carla"

"Salve...", dice lei scrutandoci dalla testa ai piedi.

Incuriosita da questa coppia, decido di ascoltare i loro i pensieri. Comincio da Carla ma sento soltanto una parte di quello che pensa... strano!

"...non capisco perché lei non era in fin di vita come suo fratello".

"Perché io non ero con loro...io ero a casa di Josh",le dico guardandola.

Rimane sorpresa alle mie parole e mi chiede:"hai per caso un dono, ragazzina?"

"Certo...io leggo nel pensiero", le rispondo.

Si gira su se stessa e va in casa.

"Perdonatela...non sa come comportarsi davanti a dei ragazzi come voi", ci dice Steve per toglierci dall'imbarazzo.

"Nessun problema", dice Logan sorridendo.

Io invece non capisco il suo stato d'animo né perché era felice, ascolto i suoi pensieri ma non sento nulla, mi sento frustrata. Questo posto mi fa impazzire letteralmente.

"Vado in giro", dico allontanandomi.

"Vengo con te", mi fa Josh, che si precipita accanto in un balzo.

"Fai come vuoi", borbotto senza girarmi per vedere se si è fermato.Cammino per un'oretta o più, finché in uno spiazzo non trovo una famiglia che sta facendo un picnic su un tavolino di legno di pino, trattengo il respiro così da non rovinare la loro giornata.

"Salve", mi salutano.

"Buon appetito", gli dice Josh, che era sempre alle mie spalle. E mi prende per mano.

"Vieni via da qui...non sai controllarti davanti all'odore degli umani per ora", mi sussurra queste parole all'orecchio , annuisco e ci allontaniamo da loro con calma senza dare nell'occhio.

Continuo a camminare senza sosta. Dopo un po' Josh mi chiede:"Ti va di tornare da Logan? Si starà preoccupando".

Annuisco e dico:"Certo...andiamo, ma non voglio camminare, stavolta voglio correre".

"Va bene...come vuoi", mi risponde lui.

Ci mettiamo a correre silenziosi attraverso il bosco con il respiro regolare, senza affanno, come se stessimo camminando. Arriviamo in fretta e troviamo Logan che gioca con Steve a chiapparello, ovviamente Logan vince sempre perché è un neonato e per questo è più veloce ma Steve gli fa sempre lo sgambetto, perciò lo fa cadere e questo lo fa ridere come non aveva mai fatto.

Sorrido a quella scena divertente. Logan non si era mai divertito così con le persone più grandi di lui perché è sempre stato timido con gli adulti.Carla esce dalla cucina con dei bicchieri e ce li pone sorridendo.

"Tenete...pensavo che avevate sete, dato che non avevate bevuto per tutto il viaggio".

Dopo un po' mi dice: "Ah Ashley... vorrei parlarti da sola... di una cosa".

Annuisco pensando a cosa volesse ma non mi viene in mente niente. Sospiro, inizio a bere e mi accorgo di essere molto assetata, per questo finisco il contenuto in poco tempo. Finito, m'incammino verso la sala, dove trovo Carla, che si era avviata prima di me, seduta dietro ad una scrivania con un computer acceso davanti a lei:"Oh ...ciao Ashley, siediti pure".

Mi fa cenno di accomodarmi. Così lo faccio e le chiedo di cosa volesse parlarmi.

Solleva lo sguardo dai suoi fogli e mi sorride:"Non ero io che volevo parlarti...hai delle visite nel retro della casa", mi risponde lei.

Sollevo un sopracciglio confusa, però mi alzo, vado nel retro della casa e trovo i miei più grandi nemici e il mio creatore, Kaleb.

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