20: LASCIO TUTTO E TUTTI

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Arrivata a casa, trovo Josh che sta baciando un'altra ragazza. Appena mi vede si allontana da lei spalancando gli occhi: "Oh ciao, Ashley...Lei è..." lo interrompo dicendo: "Lo so chi è! Lei è Jessica Brown! La mia vecchia amica!", gli ringhio con una smorfia nel viso.

"Ciao Ashley", mi saluta Jessica con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia, noto subito che è come me.

"Chi ti ha trasformato, Jessica?" le chiedo.

"Un certo Alec Wood".

Sollevo un sopracciglio.

"Quando e dove?" continuo con fare però disinteressato.

"Tre giorni fa, mentre tornavo a casa", mi risponde lei.

"Allora che ci fai qui?", le chiedo scoprendo i denti.

Lei solleva un sopracciglio e dice: "Non si vede? A rubarti il ragazzo... e mi sa tanto che ci sono riuscita", ridacchia divertita da questa situazione.

Mi impongo di stare calma, per non attaccarla. Mi volto per andarmene.

"Ashley, aspetta...", mi supplica Josh toccandomi la spalla.

"Non mi toccare!", gli ringhio in faccia e lo spingo facendolo sbattere contro la parete della casa.

"Logan! Vieni giù!", urlo per farmi sentire ma ovviamente non ce n'è bisogno perché in meno di cinque secondi è alla mia destra.

"Si?", mi chiede cercando di capire che cosa sia successo.

"Vieni, ce ne andiamo", gli dico seria.

"Cosa? No!"protesta lui.

"Beh, se non vuoi venire...pace, addio", gli dico andandomene di corsa.

Dopo nemmeno un'ora mi sono allontanata di 200 km e mi trovo ancora sulla sponda del Moosehead Lake che è circondato da alberi, il posto giusto per tranquillizzarsi.

Trovo un albero con i rami robusti, mi arrampico, mi ci sdraio e guardo il cielo diventare più chiaro ma per fortuna ci sono le nuvole arrivate da poco.

Dopo una decina di minuti una voce maschile vicino a me improvvisamente mi dice: "Signorina che ci fa lì sopra?".

Capisco subito di chi è la voce e per stare allo scherzo gli rispondo:"mi lasci stare" e ridacchio divertita.

"Ashley? Sei tu?", mi affaccio da sopra il ramo e mi metto a ridere.

"Mi avevi già riconosciuto, vero?", mi chiede lui rassegnato. Io annuisco sempre ridendo.

Atterro davanti a lui in punta di piedi.

"Che ci fai qui? Pensavo tu fossi da Josh", mi dice osservandomi.

"Sì... due ore fa!", rispondo triste.

Mi guarda accigliato: "E che è successo?", mi chiede.

"Josh mi ha tradita con una mia vecchia amica, forse la conosci, è stata morsa da tuo fratello", rispondo improvvisamente arrabbiata.

"Mi dispiace", e subito mi abbraccia.

"Vieni voglio farti vedere una cosa", mi dice alla fine.

Mentre corriamo, mi accorgo che stiamo seguendo il corso di un fiume credo il Portage River, che è un affluente del lago Moosehead.

Kaleb si accorge che mi guardo attorno per capire dove andiamo e così mi dice:"Non guardarti attorno...o capirai dove si va e rovini la sorpresa".

Corriamo per diverse miglia e, per non farmi vedere dove ci troviamo, Kaleb mi copre gli occhi.

"Non ascoltare, non respirare...insomma non fare niente, e fidati di me".

"Va bene", dico.

"Dove devo andare?", chiedo incuriosita.

"Vai sempre diritto", mi risponde lui.

Cerco quindi di seguire Kaleb, che ogni tanto mi avverte di un qualche pericolo con un "attenta" o "c'è un masso".

Dopo un po' l'impazienza si impossessa di me.

"Quanto manca?", chiedo alla fine.

"Poco, tre o quattro passi...aspetta, c'è un cancello, non aprire ancora gli occhi!".

Poi toglie le mani lentamente.

"Vieni...non aprire gli occhi, non aprire gli occhi..."continua a sussurrarmi, mi appoggia le mani sulle spalle e mi trasporta: mi fa salire due scalini e passare un paio di porte.

"Ecco, adesso puoi aprire gli occhi", mi sussurra con tono più deciso.

Apro finalmente gli occhi e rimango senza parole.

Mi trovo dentro ad una casa, con le pareti completamente bianche, è a due piani ed è molto luminosa. Mi giro verso di lui e gli chiedo:"E questo?"

Sorride e mi dice: "Buon compleanno! La casa è tua".

Sgrano gli occhi dalla sorpresa: "Davvero?".

Dire che sono stupita forse non rende del tutto l'idea.

"Certo", mi risponde scuotendomi davanti alla faccia un paio di chiavi luccicanti.

"Grazie, ma non dovevi...", gli dico.

Insieme a Kaleb esploro la casa: nel piano terra c'è una grande cucina moderna che dà su una sala dove c'è una libreria con libri di tutti i tipi e un bagno con una grande vasca, inoltre ci sono ampie finestre che illuminano l'open space. Saliamo al piano di sopra, dove troviamo altri due bagni vicini all'unica camera, anche se non mi servirà per niente, che dà sul lato ovest della casa.

Finita l'esplorazione, andiamo in cucina, Kaleb apre il frigo e prende due bustine ,contenenti sangue, e le versa sui bicchieri trasparenti di vetro.

Bevo lentamente, mentre chiedo a Kaleb:"Ma... insomma... dove siamo?"

Guardo fuori dalla finestra e vedo un lago.

"Ci troviamo sulla sponda del Kahring Lake", mi risponde lui guardandomi con fierezza.

"Ci voglio fare un bagno ...questa sera" dico finendo la bevanda.

Lavo i bicchieri.

"Vorresti fare il bagno anche tu, stasera?" gli chiedo mentre asciugo le coppe ancora rosse dal sangue.

Mi sorride imbarazzato:"Certo...", dice abbassando lo sguardo.

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