2. Prostituzione

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Il giorno dopo
Per tutta la giornata precedente, non avevo fatto altro che pensare a quello che mi aveva detto Mikasa, prima di salutarci.
Non potevo credere che ci stessi veramente riflettendo su: tra tutti i lavori che esistevano, proprio a questo dovevo pensare. Ci doveva pur essere un altro modo per guadagnare soldi puliti...
Erano però passati già quattro mesi da quando ero alla ricerca di un lavoro e purtroppo non avevo ancora trovato niente. Oltretutto la sera scorsa avevo sentito i miei litigare, di nuovo. Mia madre aveva due lavori ed era sempre di cattivo umore ultimamente, mentre papà stando sempre a casa si irritava facilmente, per non parlare del fatto che il cancro si espandeva sempre di più, giorno dopo giorno, e la chemio tra non molto non sarebbe più servita a nulla; e questo per lui significava la fine. Armin invece lavorava in un bar aperto 24 ore su 24 a Trost, per tutta la giornata e alcune volte persino la notte. Ed io non stavo facendo assolutamente niente, perciò mi sentivo soltanto un peso inutile ed anzi dannoso per la mia famiglia.

Decisi di interrompere per un attimo i compiti e presi il mio portatile. Era un po' vecchio e si metteva un po' ad accendersi, ma per fortuna funzionava ancora piuttosto bene.

"Solo per curiosità..."

Cercai su google "Quanto guadagna una prostituta" ed iniziai a scrollare il mouse. Andai su 'yaooh' e controllai le risposte: ce n'erano molte, ma quasi tutte contenevano prezzi nettamente diversi tra loro. Chi diceva tra i 50 euro e chi 200/300.

Per circa un'altra mezz'ora avevo continuato a cercare, ma più cercavo e più ogni ricerca sembrava senza senso.
Capii che non avrei mai avuto una risposta definitiva cercando su internet, mi serviva qualcuno di cui fossi sicura che ne sapesse realmente qualcosa su questo argomento.

-[T/n]! La cena è pronta!-

La voce di mio padre dal piano di sotto mi fece sobbalzare dallo spavento e quasi caddi dalla sedia.

-A-arrivo!- Urlai spegnendo il portatile e scesi al piano di sotto.

Levi's pov
Il corvino si fermò di fronte all'ingresso e si voltò un'ultima volta verso i tre diretti interessati. -Vi avverto che se trovo qualcosa fuori posto-

-Sì, abbiamo capito!- Lo interruppe sbuffando Oruo.

-Stia tranquillo, per domani mattina sarà tutto in ordine.- Lo rassicurò Erd con un sorriso.

-E poi...- Continuò Gunter, spostando lo sguardo -tanto c'è Pixis a controllarci...- Incrociò poi le braccia, guardando l'anziano maggiordomo coi baffi con fare stizzito.

-Pixis, chiamami se la festa dovesse degenerare, capito?-

-Ma certo, signore.- Protese il busto di poco in segno di rispetto l'anziano signore. Era ormai due anni che lavorava per Levi e, nonostante continuasse a dargli del Lei, vantava di conoscerlo meglio di chiunque altro, se non per qualche piccola eccezione.

Il corvino lanciò un'ultima occhiata alle tre grazie versione maschile ed uscì dalla sua villa, mentre altre persone continuavano ad entrarci. Quel via vai lo infastidiva parecchio, ma cercò di ignorarlo per il momento e andò verso la sua Bugatti nera (che pensava di cambiare con un'auto nuova) e si mise al volante, partendo poi a tutta velocità; era diretto verso una delle tante vie che la notte "ospitavano" tutte quelle ragazze pronte a vendere il proprio corpo per denaro. E quella stessa notte la scelta era ricaduta sulla via 13 di Shiganshina, la più gremita per quanto riguardava la compagnia.

Appena vide qualche ragazza nei paraggi, come sempre, iniziò a rallentare per osservarle una ad una. Passò affianco ad un paio di ragazze con le quali, si ricordò, aveva già avuto un rapporto occasionale. Ne vide una coi capelli castani, molto lunghi, e indosso un mini abito rosso attillato e una giaccia in pelle nera.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora