-ORA SPIEGAMI CHE CAZZO FACEVI!- Il castano entrò nell'appartamento di Petra per primo, sbraitando.
-Non urlare! C'è gente che dorme in 'sto condominio!- Lo rimproverai e chiusi la porta alle mie spalle.
-IO NE DUBITO!- Urlò ancora. -Insomma, tu eri lì e... E stavi- DIO!- Si mise a girare per l'appartamento, formando un cerchio immaginario.
Eren era sempre stato una testa calda. Prima di agire, non pensava molto. Era impulsivo e testardo. Nessuno riusciva a domarlo. Quando qualcosa gli dava sui nervi, lo dava ben a vedere. Diventava irascibile. E difficilmente si riusciva a calmarlo, finché non decideva lui di pacarsi.
-Ora cerca di calmarti!- Mi avvicinai a lui.
-Come puoi dire di calmarmi?! Tu eri in quella via a-a fare-
-A fare la prostituta?- Lo precedetti, guardandolo dritto negli occhi.
-SÌ CAZZO! PORCA PUTTANA!- Continuò a girare nel suo cerchio immaginario, con la testa fra le mani.
Sbuffai e lo presi di forza per il colletto. -Adesso tu ti siedi, ti calmi e mi lasci spiegare!- Lo buttai malamente sul letto.
Dopo qualche minuto a lasciarlo calmare, tra imprecazioni e bestemmie (cose che sua madre non sapeva dicesse), iniziai a parlare. -È per aiutare la mia famiglia, Eren...- Lo guardai dall'alto al basso.
-Perché non avete abbastanza per vivere bene e Simon necessità delle cure mediche?...-
-Esatto... Non voglio che papà muoia... Voglio essere utile a lui e alla mia famiglia.-
-E fare la prostituta alla via 13 pensi che possa aiutare? Inoltre mio padre si era offerto di pagarvi le cure mediche!-
-Lo sai com'è fatto mio padre, è troppo orgoglioso. Ha già accettato più volte i vostri soldi, o come dice lui "carità", e non ha intenzione di accettarne altra. E facendo la prostituta ho già guadagnato un bel gruzzoletto da dare ai miei a fine mese.- Aggiunsi.
-Oh Cristo...- Si passò le mani sulla faccia. Non sbraitava più come prima, ma era ancora sconvolto dalla notizia. -Da quanto tempo lo stai facendo?-
Temporeggiai, prima di rispondere. -Da due settimane. Tutti i fine settimana.-
-Ecco perché eri sempre stanca il sabato e la domenica... Non era a causa della discoteca. Tu la notte stavi in quella via e... E-
Ad interromperlo, fu il mio cellulare che cominciò a suonare. Lo tirai velocemente fuori dalla borsa, leggendo il nome sul cellulare. Anzi, la frase...
-Levi...- Dissi in un sussurro.
-Chi è Levi?- Si intromise Eren, alzandosi dal letto per avvicinarsi a me.
-Tu stai zitto e non ti muovere. Arrivo subito.- Corsi in bagno e mi ci chiusi dentro.
-Pronto?-
-Mi spieghi dove diavolo sei?-
-Scusa, ma ho avuto un imprevisto e non posso venire. Ci vediamo la prossima volta.-
-È un tuo cliente?!- Gridò Eren dall'altra parte della porta, di nuovo, scandalizzato.
-Chi era?-
-L'imprevisto.- Feci un respiro profondo per non avere un esaurimento. -Senti: ti spiegherò tutto, ma ora devo andare!-
Non aspettai nemmeno una sua risposta che chiusi la chiamata ed uscii dal bagno. In quell'istante sentii un dolore lancinante alla pancia, a cui però cercai di non dare troppo peso per il momento.
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𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»
Fanfic[+18] chiusi gli occhi e immaginai Levi che mi sfiorava il collo con le labbra, baciandolo e lasciandoci dei leggeri morsi che accrebbero il mio piacere. Una sua mano sulla nuca mi sorreggeva la testa e l'altra accarezzava il mio fianco, mentre cont...