25. Orfani (pt.2)

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NOTA AUTRICE AL FONDO IMPORTANTISSIMA!🙏
P.s. Grazie mille per le 50k visual, potessi vi abbraccerei tutte quante! ಥ⌣ಥ ❤

-Mmmh... Verità!- Esclamò la piccola [T/n] dopo un paio di secondi passati a pensare.
Era riuscita per l'ennesima volta a convincere Levi a giocare con lei, contro voglia del povero ragazzino. Anche se era piccolina, sapeva come farsi ubbidire.
-Come sono i tuoi genitori ideali? Come ti piacerebbe che siano?-
-La mamma dev'essere gentile ed educata e darmi tutti il gelato del mondo! Mentre papà forte e divertente. Ah, e che ogni volta mi mette sulle sue spalle per farmi volare come un'aereo!- Aprì le braccia a 180° per simulare un aeroplano. -Poi voglio un fratello grande che mi difende dai bambini che si comportano male con me.- Aggiunse, massaggiandosi l'avambraccio ancora dolorante in un punto, sul quale c'era un enorme livido violaceo.
Levi non riusciva sempre a difenderla, soprattutto per il fatto che la maggior parte del tempo erano in sezioni diverse, avendo così tanti anni di differenza.
-Ora tocca a te. Obbligo o verità?-
-Mi sono stancato di giocare.- Si lamentò il corvino, desiderando solo di tornare a scrivere.
-Ti prego, l'ultimo!- Lo fermò, pregandolo con le mani congiunte davanti alla faccia.
Lui, alzando gli occhi al cielo, sbuffò seccato. -Verità.-
-Hai sempre fatto verità però! Scegli obbligo ora!-
-Va bene, basta che la finisci di lamentarti.- Incrociò le gambe sul prato e appoggiò il gomito sul ginocchio, reggendosi poi la testa sul palmo della mano.
La bambina si portò l'indice sue labbra, assumendo un'aria pensierosa. -Ti obbligo a...baciarmi!-
-Cosa?!- Esclamò esterrefatto Levi, alzando lo sguardo dall'erba.
-È solo un bacio! Ti faccio schifo?- Chiese, mettendosi a gattoni per avvicinarsi all'amico.
-No! Cioè~ Nel senso, sei piccola!- Iniziò a balbettare imbarazzato, allontanando leggermente il busto.
-E allora?-
-N-non ci possiamo baciare, siamo solo amici!-
-Ma è un obbligo! Sei obbligato!- Corrugò le sopracciglia [T/n], offesa dalla reazione dell'amico.
-No, non lo faccio.-
-Ma-
-No.- Ripeté più duro.
Fece infine per alzarsi e andarsene, ma la piccola come un fulmine si buttò su di lui prima che potesse anche solo fare forza sul braccio per alzarsi e gli prese il viso tra le piccole mani con la forza.
Si avvicinò e un attimo dopo Levi tirò indietro tutto il corpo e spinse via [T/n].
Il corvino immediatamente si alzò in piedi e si portò un braccio sulla bocca. -Stupida, ti avevo detto di no!-
Infine si allontanò, sotto le grida di vittoria della piccolina.
-Ho baciato Levi! Ho baciato Levi!- Continuava a canticchiare.
Levi entrò nel dormitorio maschile e si chiuse in camera sua, imbarazzato. Si guardò allo specchio, notando la carnagione pallida del viso ora completamene rossa.
Era il mio primo bacio... Pensò Levi ancora turbato, buttandosi poi nel suo letto e sprofondando la faccia nel cuscino.

[T/n] bussò cautamente alla porta e dopo poco si trovò il corvino davanti, che la guardava leggermente contrariato.
-Non riesco a dormire.- Si giustificò, ancora prima che Levi potesse aprir bocca.
-Devi capire che non puoi venire qua per ogni piccola cosa.- Rispose alla bambina.
Si sdraiò di nuovo sul letto e riprese a leggere il libro che aveva interrotto, ignorando la piccola che girava per la sua stanza. Alzò poi gli occhi incuriosito e la vide fermarsi davanti alla finestra e salire sul baule appena lì sotto, così da poter guardare fuori.
-Che cosa guardi?-
-Il cielo.- Rispose, non distogliendo gli occhi dallo spazio buio pieno di stelle, pianeti e buchi neri raggruppati tutti in infinite galassie, che la bambina e nessun essere umano però riusciva a vedere ad occhio nudo, potendone osservare solo una microscopica percentuale.
-È bellissimo, vero?- Chiese con un fil di voce, continuando a non distogliere gli occhi nemmeno per un secondo.
-Immagino di sì...- Disse il corvino dopo qualche attimo, pensieroso.
-È Dio che ha creato tutto questo? Le maestre Nanaba e Nifa dicono così.-
-Non lo so.- Levi spostò lo sguardo dalla finestra alla bambina, che si appoggiò al davanzale con le braccia incrociate.
-E tu credi... Che è Dio che ha detto ai nostri genitori di lasciarci qua?-
-Non lo so.- Ripeté, questa volta con un velo di tristezza nei confronti della piccolina.
-Le maestre mi hanno detto...che la mia vera mamma e il mio vero papà non potevano tenermi per dei problemi... I tuoi perché invece ti hanno lasciato qui?-
Levi abbassò lo sguardo, fissando a vuoto le pagine del suo libro. -Non lo so.- Mentì.
Preferiva ripetere la stessa risposta e dirle una bugia, piuttosto che dirle la verità e dover rispondere ad ulteriori domande e curiosità della bambina, che Levi non sarebbe riuscito a saziare.
[T/n] dal che era inginocchiata sul baule, si mise a sedere composta sulla superficie in legno, rivolta verso Levi. -Io non se se è vero quello che mi hanno detto le maestre... E se mamma e papà non mi volevano più?-
-Io non credo sia per questo...- Tentò di rassicurarla.
Notò l'esile corpo della bambina rabbrividire improvvisamente, sotto la fioca luce della luna e dell'abat jour e un attimo dopo, le scappò un singhiozzo. -Perché allora non vengono a riprendermi? Io voglio stare con loro... Voglio tornate dai miei veri genitori...- Disse, con ormai le goti ricoperte di lacrime che tentava invano di asciugare con i palmi delle mani.
-Perché mi hanno abbandonata qua? Io volevo stare ancora con loro!-
Levi non ne capiva il motivo, ma alla vista di [T/n] in lacrime non poteva fare a meno di sentire una forte stretta al petto.
Perché sentiva quel dolore?
Dopo qualche attimo, chiuse il libro sulle lenzuola e si alzò dal letto. Si avvicinò al suo carillon, lo aprì e ne prese il ciondolo a forma di angelo. Tirò fuori dal cassetto un cordino in nylon e ci fece passare il ciondolo, sotto gli occhi arrossati e incuriositi di [T/n]. Andò poi verso di lei e le mise al collo la collana, legandola dietro la sua nuca dopo averle delicatamente spostato i capelli, che rimise in ordine insieme al caschetto sulla fronte.
La piccola prima fissò il ciondolo nella propria mano e poi Levi.
-Se te lo regalo mi prometti di non piangere più?-
A quelle parole, [T/n] incatenò i suoi occhi in quelli di Levi, solitamente sempre grigi, ma che in quel momento riflettevano una strana luce azzurra grazie alla luna che gli illuminava il volto. Le salirono ulteriori lacrime agli occhi e si gettò tra le braccia del corvino, stringendogli nelle sue minuscole mani la maglietta del pigiama ed affondando il viso sul suo petto.
-Ci provo.- Sussurrò con voce spezzata ed ovattata, non smettendo di tirare su col naso.
Levi, sentendo ora una strana sensazione pervadere il proprio corpo, strinse [T/n] tra le sue braccia.
Non sapeva il perché, ma si era affezionato più del previsto a quella piccola bambina di appena sei anni. L'aveva conosciuta due anni prima e, dopo averla salvata da quel gruppo di bulletti, non si era più separato da lei. Tuttavia, era al contempo preoccupato di tutta quella vicinanza, perché tutte le persone che gli stavano vicino finivano con lo scomparire e, in tal modo, rimaneva solo. Ed, anche se non voleva ammetterlo, aveva paura che la stessa cosa succedesse con [T/n].
Ma finché gli sarebbe rimasta vicino, avrebbe cercato di reprimere quei sentimenti negativi. Si era promesso di renderla felice. Qualsiasi cosa sarebbe successa, lui l'avrebbe fatto.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora