Questo è l'ultimo finale alternativo! In qualche modo si ricollega allo speciale su Naomi, perciò se non l'avete letto andate a darci un'occhiata♡
Levi si arrampicò sul ramo più basso della grande quercia. Quando abbassò lo sguardo, vide la piccola [T/n] che cercava di seguirlo a ruota, ma lui la fermò.
-Ti ho detto mille volte di non salire, e non salirai nemmeno questa volta.-
-Perfavore! Non è giusto, voglio salire anche io!-
-Ho detto no.-
-Allora scendi e giochiamo! Facciamo una gara!-
[T/n] continuò a lamentarsi, fino a quando Levi non perse la pazienza e le urlò contro.
-SEI SORDA O COSA?! TI HO DETTO CHE TE NE DEVI ANDARE, IDIOTA!-
La bambina lo guardò per un momento e, con gli occhi gonfi di lacrime, corse via senza farsi più vedere.
Levi più tardi scese dall'albero ed era intenzionato a chiederle scusa per averle gridato addosso e farle capire una volta per tutte perchè non aveva voluto farla salire. Tuttavia non la trovò da nessuna parte e sentì dalle maestre che era uscita dall'orfanotrofio mentre stavano facendo delle consegne, senza che nessuno se ne accorgesse. Quando seppe che era stata investita e che ora si trovava all'ospedale, Levi continuò a sperare che si riprendesse e tornasse da lui. Ma poco tempo dopo la maestra Nifa venne ad annunciare a tutti che la bambina era stata adottata, così morirono le speranze del ragazzino. La sua stanza venne liberata e di [T/n] non seppe più nulla.Se Levi non avesse perso la memoria.
[T/n]'s pov. 24 dicembre
Se si potesse descrivere quel giorno, sono sicura che i nostri vicini lo descriverebbero con una sola parola: urla.
Infatti mi stupivo di come non avessero ancora chiamato i vigili, con tutto il casino che stavamo facendo io e la mia sorellastra. Ed essendo la nostra villa piuttosto grande, in qualche stanza c'era il rimbombo e allora i suoni erano più forti del normale, e la nostra lite molto probabilmente la si poteva sentire anche a due isolati di distanza.-Sei solo una stronza, Naomi!- Gridai talmente forte da sovrastare la sua voce. -Perchè ci godi tanto a trattarmi male?! Sono tua sorella!-
-No no no cara mia, noi non siamo affatto sorelle. Vorrei ben ricordati che mio padre ti ha adottato da uno schifoso orfanotrofio. Quindi tu non hai niente a che vedere con me e con MIA madre!-
Naomi girò i tacchi e si allontanò. Ero già stanca di averla in casa per le vacanze di Natale, ma sarebbe rimasta per almeno altre due settimane ed io dovevo conviverci. Anzi, questa lite non era nemmeno la peggiore che avessimo mai avuto. In quelle peggiori, Naomi mi urlava sempre "Vorrei tanto che quel giorno l'autista di papà ti avesse investita a morte."
Ma sapevo che tutta quella sua rabbia nei miei confronti era data dalla gelosia, in fondo. Nostro padre, dopo avermi adottata, mi portava quasi sempre con sé nei suoi viaggi di lavoro così da non lasciarmi a casa, perché sapeva che sua moglie non mi avrebbe mai trattata bene. Infatti non mi aveva mai vista di buon'occhio ed anzi era positivo che per lei stessi via di casa il più possibile. Non mi aveva mai sopportata e non lo nascondeva di certo. Naomi invece stava sempre a casa, da sola o con la mamma. E questa era la ragione del suo pessimo carattere nei miei confronti.
Decisi che anche la vigilia di Natale sarei uscita di casa per prendere un po' d'aria, prima del ritorno dei nostri genitori per il cenone. Era la prima volta dopo tre anni che riuscivamo a fare una cena in famiglia, nonostante non ne fossi totalmente felice.
Mi misi gli airpods nelle orecchie e, appena partì la musica, iniziai a camminare per un po'. Uscii da Karaness e arrivai a Trost con l'autobus, volendo stare il più lontana possibile da casa. Non ero del posto perciò non sapevo bene dove stessi andando, essendoci stata solo un paio di volte con mio padre in diciotto anni.
Ma continuavo a camminare, talmente sovrappensiero da non far caso nemmeno a dove stessi andando, limitandomi ad ascoltare la musica e a canticchiare sottovoce.
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𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»
Fanfiction[+18] chiusi gli occhi e immaginai Levi che mi sfiorava il collo con le labbra, baciandolo e lasciandoci dei leggeri morsi che accrebbero il mio piacere. Una sua mano sulla nuca mi sorreggeva la testa e l'altra accarezzava il mio fianco, mentre cont...