24. Come hai potuto?

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Levi's pov. Quattro giorni dopo
Il corvino salì in auto e, appena ebbe chiuso la portiera, poggiò la testa sul volante, tenendosi le mani sulle ginocchia e stringendole.
Era appena finito il funerale del padre di [T/n], che per tutto il tempo aveva cercato di trattenere le lacrime. Non voleva che gli altri la vedessero piangere.

-È meglio se per un po' di tempo non ci vediamo nè sentiamo più.- Aveva detto queste esatte parole, non appena si furono appartati per non farsi sentire.

Levi seppe solo dirle -Sono d'accordo.- per poi allontanarsi e lasciarla sola.

Non sapeva fare altro che mentire agli altri e a sé stesso.
Non era nemmeno riuscito ad aiutarla. Ad offrire un lavoro alla madre nell'agenzia di Erwin. Non era riuscito a far nulla, se non fare sesso con lei.
E con tutti 'sti pensieri in testa, accese il motore e si allontanò, tornando a casa.

Parcheggiò l'auto nel vialetto ed entrò in casa. Ma appena chiuse la porta, si ritrovò davanti Isabel e Farlan che lo fissavano, con dietro Pixis. -Hanno voluto entrare a tutti i costi.- Spiegò.

Levi guardò i due e si tolse il cappotto. -Che ci fate qui? E poi perché siete andati via prima dal funerale?-

-Secondo te? Proprio per incontrarti a casa tua.- Disse Isabel.

-E di cosa volete parlarmi, sentiamo?-

-Non fare il finto tonto. Vogliamo che ci spieghi come stanno le cose. Una volta per tutte.- Il biondo marcò bene le parole.

Levi li ignorò e salì le scale per andare in cucina. Sentiva i due che lo seguivano passo dopo passo.

-Ci conoscevamo già, va bene?-

-E come vi siete conosciuti?-

-Questi sono fatti miei.- Rispose alla rossa, infastidito.

-Levi, non mi dire che lei...-

Il corvino si fermò davanti al tavolo da pranzo, dando le spalle ai due. Farlan aveva un intuito formidabile e ci azzeccava sempre.

-È come pensi tu. È così che stanno le cose.- Levi si girò a guardarli. Il biondo sembrava aver tutto più chiaro, mentre la rossa era rimasta con uno sguardo confuso.

-Io non ho capito! Potete spiegare anche a me?!-

Farlan rilassò i muscoli e fece un lungo respiro profondo, prima di parlare. -La famiglia del tuo collega è povera, come ben sai Isabel. Quindi, credo proprio che [T/n] faccia la prostituta e che Levi l'abbia conosciuta così.-

-Cos-Aspettate un momento. Mi stai dicendo che Levi va a puttane?!-

-Non è questo il punto!- La rimproverò. -Il punto è che Levi si è visto più volte con [T/n], arrivando ad affezionarsi a lei. Ecco perché nell'ultimo periodo sembrava tra le nuvole. Perché eri così strano quando Isabel ti ha parlato della sorella di Armin e hai cambiato subito discorso.- Si rivolse al corvino. -E quella stessa notte l'hai portata a casa tua e ha dormito da te, siccome la mattina dopo siete arrivati all'ospedale insieme.-

Levi guardò dritto negli occhi suo fratello, per infiniti secondi. -Hai ragione. È andata esattamente così.-

-Non ci posso credere...- Sussurrò Isabel, sconvolta. -Nessuno sa... Che lei fa la prostituta, è così?-

-A parte noi, l'amico di [T/n] e il suo ex, nessuno altro immagino.- Rispose il corvino, sedendosi su una delle sedie attorno al tavolo.

-Levi.- Richiamò la sua attenzione Farlan, facendogli alzare gli occhi. -Ti sei innamorato di lei, vero?-

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora