Quando riaprii gli occhi era già sera, e l'altro lato del letto era vuoto.
Mi alzai di colpo, guardandomi per la prima volta intorno.
La stanza era un macello, nonostante ci fosse solo un letto e un armadio, viste le decine di vestiti a terra.
Vidi in una stanza parallela quello che sembrava il bagno, mentre in un'altra la cucina.
Decisi che era lì che avrei iniziato la mia ricerca, ma non trovai nessuno, solo un piccolo angolo cottura, un tavolo e un frigorifero.
Decisi quindi di uscire, stringendomi nella felpa calda di Luke come se fosse uno scudo.
Scesi piano le scale, accorgendomi di una porta opposta a quella che dava sull'appartamento, dal quale proveniva musica classica.
Vi entrai, e riconobbi le quinte del teatro, che davano poi sul palco.
Era vuoto quella volta, e decisi di salirci, volendo provare l'emozione che avrebbe potuto derivarne.
Andai al centro della scena, e dall'alto vidi tutti gli angeli fissarmi, come se aspettassero l'inizio di uno spettacolo.
"Bella sensazione?"
Non ebbi bisogno di voltarmi per sapere che era Luke, e che mi fissava dalle quinte.
"Non sono mai salita su un palco."
I passi del biondo rimbombarono sul pavimento in legno, ma continuai a non voltarmi nemmeno quando fu al mio fianco.
"Può essere il posto più falso e sincero del mondo."
Annuii, sedendomi a terra, muovendo le dita sul legno al ritmo della musica classica.
"Grazie per oggi." Dissi, e questa volta alzai lo sguardo verso Luke che, come al solito, mi stava già guardando.
Lui annuì, e io tornai a guardare l'indefinito "Ma non farò mai parte di tutto questo."
Luke si sedette al mio fianco, serio.
"Ne sei sicura?"
Annuii ancora "Potrebbe rovinare il mio rapporto con Ashton."
Luke mi fissava, mi studiava, ma quella volta il peso del suo sguardo non mi dava fastidio.
"Lo sai che lui è dalla parte di quelli che ti hanno aggredito?"
Una stretta al petto mi bloccò per un secondo di respirare, e mi morsi le labbra per nasconderlo.
"Lo so, Luke." Dissi, voltandomi verso di lui "Ma è mio fratello, non mi resta nessun altro se non lui."
"Potresti far parte del Club, potresti restare con noi, potresti restare con me."
Sentii le sue parole ma non le capii.
Come poteva solo pensare che io avrei abbandonato mio fratello? Lui era la mia famiglia.
"Michael mi ucciderebbe." Dissi, sorridendo, ma Luke era più serio che mai.
"Promettimi che ci penserai." Annuii, ma sapevo già che la mia risposta era definitiva.
Mi alzai in piedi, e Luke fece lo stesso "Ti porto a casa."
Annuii, iniziando a seguirlo in silenzio.
Le strade mi sembravano ancora sconosciute, e nel buio della notte ebbi ancora più paura.

STAI LEGGENDO
Pure {L.h.}
Fanfiction"È stato lui a portati qui, vero? Oh, lo so che è così. Tu non fai parte di tutto questo: tu non sei come gli altri, non sei come me. Tu sei una persona pura, una delle poche rimaste." Quanti sporchi segreti si possono nascondere dietro ad un paio d...