Con amore, Sarah

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Il telefono di Sarah era sul suo lato del letto; l'infinita vibrazione mi aveva svegliato. Sparai un'occhiata veloce all'orologio. Non era raro che io mi svegliassi nel bel mezzo della notte, ma lei normalmente lo spegneva, il cellulare. Non ero preoccupato per ciò, ma ora, so che non avrei dovuto cercarla. Con la mano accarezzai il suo lato del letto, caldo, pensai che fosse andata in bagno. Non pensai di guardare il suo cellulare, era troppo presto perché pensassi di farlo. Strabuzzai gli occhi dal sonno e abbandonai il calore del letto. Percorsi il corridoio di casa nostra fino al bagno e feci scivolare la porta aperta.

Potevo sentire dei passi dal piano di sotto, il che era strano, ma non impossibile. Il cellulare di Sarah aveva smesso di squillare, sentii una suoneria di notifica dal dispositivo. Chiunque la stesse chiamando, le aveva lasciato un messaggio. I passi di sotto si fermarono, ed io tornai nella camera da letto. Mi chinai per prendere il suo cellulare e lo guardai, lo schermo era pieno zeppo di messaggi di testo e vocali. Erano tutti da parte di... da parte di Sarah... si era firmata in ognuno di esso, dicendomi che avrebbe passato la serata fuori. Mi si gelò il sangue nelle vene, mentre sentivo i passi ricominciare al piano di sotto. Lessi il messaggio più recente, silenziosamente. "Alex, perché la porta sul retro è aperta? Con amore, Sarah". Sentii un nodo alla gola mentre ascoltavo il cigolio dei passi dietro di me. Mi voltai e vidi il contorno di una figura scura, in piedi nel corridoio. Arrivò un altro messaggio, mentre vedevo la vita passarmi davanti agli occhi. "Alex, credo ci sia qualcuno in casa."

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