Emilia Romagna

394 17 1
                                    

Il fantasma di Aloisa: profumo di donna

La storia dell'amore impossibile o del tradimento scoperto dal marito e punito con l'omicidio è molto spesso alla base delle storie di fantasmi.

In Emilia o in Romagna, l'amore c'è come altrove, ma il racconto è di solito meno truculento di altri luoghi. E' più raro il racconto di sepolti vivi e belle donne trafitte dalla spada del marito ingannato dall'amore della moglie per un giovane cavaliere.

L'atmosfera è composta e non si colora quasi mai delle forti passioni che caratterizzano le terre del sole e i racconti delle città mediterranee. Talvolta un fantasma di donna lascia al suo passaggio un profumo di viole.

In provincia di Piacenza, nel Castello di Grazzano Visconti, si aggira lo spirito di Aloisa, morta per una tradimento, ma stavolta all'inverso, rispetto alle storie più frequenti.

Aloisa era stata tradita dal marito e, per l'onta e il disinganno morì.

Si aggira tra gli antichi saloni, con atteggiamenti quasi infantili. Il suo passaggio genera profumi, ma il suo spirito chiede ricambi e gesti d'affetto, quel che non ebbe dal marito bugiardo e traditore.

Al centro del cortile c'è una statua che la rappresenta e qualche visitatore lascia in quel luogo piccoli regali. Aloisa è contenta.

In caso contrario diventa bizzosa e capricciosa. Abbandona le buone maniere e fa scherzi ai passanti.

Senza mostrarsi, qualche volta arriva anche a schiaffeggiare il turista che ha non mostrato attenzione per lei.

Castello di Montebello: il Fantasma di Azzurrina

Era una bambina, di nome Guendalina, ma tutti la chiamavano Azzurrina. Erano stati i genitori a cambiarle il nome e il colore dei capelli; tinti d'azzurro perché la piccola era nata albina. Scomparve misteriosamente nelle segrete del Castello di Montebello (oggi in provincia di Rimini) di cui il padre Ugolino - del nobile casato dei Malatesta - era signore e padrone, verso la fine del Trecento.

Azzurrina sparì per sempre in una notte di tempesta. Le guardie al Castello sentirono un urlo, nei sotterranei della fortezza, ma non trovarono la bambina, né viva, né morta. Era il 21 giugno di un anno imprecisato, e da allora nell'anniversario lo spettro si fa risentire. La voce sarebbe quella di Azzurrina, che dice 'Mamma'.

Fu captata per la prima volta il 21 Giugno del 1990 da una troupe televisiva della RAI, nell'anniversario della scomparsa di Azzurrina, mentre si girava un documentario all'interno del castello. Come succede durante gli esperimenti di Metafonia (o Psicofonia) la voce dell'Oltretomba non fu udita al momento, ma solo dopo, ascoltando la registrazione. Naturalmente, si tratta di suoni deboli, leggeri e sottili come lamenti, tanto sottili da suscitare forti dubbi.

La voce di Azzurrina sarebbe stata captata altre volte, da microfoni televisivi: precisamente ogni cinque anni (momento delle nuove apparizioni del fantasma) e ritrasmessa da varie emittenti. Il 'suono dell'Aldilà' non è nuovo, né recente, nelle cronache e nella leggenda di Montebello.

In un documento conservato nella biblioteca dello stesso Castello si parla - a quanto pare - di una voce dello stesso tipo ascoltata in quel luogo, nel Seicento. Nello stesso maniero, tra l'altro, ci sarebbe una stanza sotterranea murata, da cui la voce proverrebbe. La storica rocca, peraltro, conserva altre memorie simili: apparizioni di diafane figure di donna, a ricordo della morte inflitta a partorienti, affinché non aumentasse la popolazione del luogo.

C'è dell'altro, a proposito di Azzurrina. La voce registrata sarebbe allo studio di un apposito istituto dell'Università di Bologna, che però - a quanto pare - non conferma, non smentisce e non chiarisce.

Storie HorrorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora