New York

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15 Giugno 2017
Scott's pov:

Sul serio ieri sera avrei preferito evitare di vedere il cadavere squarciato di questa ragazza. Veramente.

-Alice Wayland. 19 anni-ci informa il vice sceriffo.
-Posso vedere il cadavere?- Chiede Lydia, la macchina fotografica in mano.
-Si- Parrish sposta il nastro giallo e fa passare me e Lydia.
La ragazza ha i capelli rossi e insanguinati. È totalmente nuda, così che si veda chiaramente lo squarcio sul petto e sulla testa.
-La polizia dice che mancano sia il cuore c'è il cervello della vittima. Sulla schiena c'è un giglio. Inciso a fuoco- mi informa Lydia guardando il cadavere con occhi spenti. -Chi sarà stato a fare questo scempio?-

-Capo, venga qui!- Grida il vice sceriffo.
Lo Sceriffo si avvicina.

-Accanto al cadavere è stato rinvenuto un biglietto scritto al computer. C'è scritto:'il nome è lo specchio dell'anima' e accanto alla vittima una scritta fatta con il sangue, probabilmente il suo- Parrish indica una scritta lì accanto che prima nessuno aveva notato. È una sola parola. Accidia.

-È uno dei sette peccati capitali- dice Lydia.

Come mossa da una forza soprannaturale, si avvicina alla morta e, con un fazzoletto, le tocca la mano.
I suoi occhi si fanno vacui. Sta avendo una visione.

Quando si riscuote, respira forte.

-Ho visto solo qualche cosa confusa...un pugnale sacrificale, credo...una mano di un ragazzo e un braccialetto con un nome: Lily-

-C'era qualche segno distintivo sulla mano?- Le chiede Parrish.
-Un neo. Sul pollice-.

-Grazie, Lydia. Potete andare, ragazzi-.

Io e Allison saliamo sulla Jeep e Lydia va con la sua macchina.
Decidiamo di andare a casa di Stiles, un po' perché dobbiamo riportare la Jeep è un po' perché questo omicidio mi sa tanto di soprannaturale.
Abbiamo bisogno della sua lavagna.

Suoniamo il campanello. Poi ci viene in mente che lo Sceriffo è ancora sul luogo del delitto e quindi decidiamo di aspettare. Ordiniamo cinese anche per Stilinski. Ci sediamo in macchina e aspettiamo.

Il cibo cinese arriva prima di Stilinski, perciò quando lo Sceriffo arriva è freddo.

-'sera Sceriffo- saluto.
-Ciao, Scott. Che cavolo ci fai qui con Allison e Lydia?-.
-Abbiamo portato la macchina di Stiles e ci serve la sua lavagna-
E le abbiamo comprato da mangiare- aggiunge Ally.
-Grazie- risponde lo Sceriffo entrando in casa.

Andiamo di sopra. La lavagna è in camera di Stiles.
È l'unica cosa pulita e ordinata.
Allison si mette sul letto, mentre Lydia riordina le cose di Stiles per il nervosismo.
Io prendo il pennarello rosso e scrivo sulla lavagna.

Alice Wayland.
19 anni.

E le altre cose sul caso.
Poi telefono a Stiles.

-Ciao, Scott, come stai?
-Io bene, tu?
-Anche...hai la voce strana.
-Lo so. Non dare in escandescenze, ma abbiamo trovato un cadavere. Adesso siamo a casa tua, di fronte alla lavagna. Ti mando una foto.
-Ok. Devo tornare?
-No, goditi il viaggio. E non fare cose strane con Derek.
-Sta notte abbiamo dormito assieme.
-Ecco, appunto...devo andare, Stiles, ciao. Ally e Lydia ti salutano.
-CIAO RAGAZZE!! Derek, saluta Allison e Lydia.
-ciaoragazze...(mugugna Derek)
-Ciao, Derek. Tratta bene Stiles, mi raccomando! (Strilla Allison)

Prima che le cose degenerino, attacco il telefono.

-Alla fine abbiamo scoperto se Derek ha una cotta per Stiles?- chiede Allison-passione-Uomini&donne. O in questo caso Uomini&uomini.

-Certo che Derek ha una cotta per Stiles. Se lo mangia con gli occhi-rispondo mentre finisco di scrivere alla lavagna.

Alice Wayland. 19 anni. Ferite da pugnale. No cuore, no cervello. Probabile sacrificio.

Guardo l'ora. È molto tardi, così fotografo la lavagna e mando la foto a Stiles. Poi raduno le cose e saliamo tutti in macchina di Lydia.

Lei accompagna a casa me ed Allison e infine torna a casa sua.

Ormai Allison dorme tutte le sere a casa mia. Con tutto quello che abbiamo passato e questa costante sensazione di essere seguiti, voglio essere certo che lei sia al sicuro e nonostante sia una bravissima combattente, voglio tenerla sempre d'occhio.

-Credi che ci sia sotto qualcosa di soprannaturale?- Le chiedo, infilandomi la maglietta che uso come pigiama.

-E fome fuò effeve? Fuffe fe cfeatufe fono finchiufe a Beacon Hills-mi risponde lei con lo spazzolino in bocca.
-Credo che dovremmo andare a controllare che siano seriamente lì e non da altre parti-.
-Afeffo anfiamo a fofmife- ribatte sciacquandosi la faccia.

Ci infiliamo nel letto e cadiamo entrambi, abbracciati sotto le mie coperte blu, in un sonno senza sogni.

America (Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora