New York

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20 Giugno 2017:
Allison's pov:

Io e Scott abbiamo deciso di prenderci una pausa dalle pazzie soprannaturali di New York e quindi abbiamo comprato dei biglietti per andare a trovare Stiles e Derek per il compleanno del mio caro cognato.
No, non è che io e Scott ci siamo sposati tutto d'un tratto, semplicemente non sapevo come definirlo.
Quindi, attualmente, sto raccattando vestiti e spazzole in casa mia.
Casa di mio padre, anzi, perché io ormai vivo a casa di Scott.
Ma da lui ho poche cose, quindi la valigia la faccio da mio padre.

Raccatto le ultime cosa è le infilo dentro la valigia.
Dovremmo raggiungere Stiles e Derek a Houston.
Non vedo l'ora di arrivare...l'aria che si respira a New York ultimamente è satura di sangue e omicidi demoniaci...

Valigia, beauty...ho tutto!
Prendo le chiavi, il telefono e chiudo la porta.
Salgo in macchina e raggiungo Scott a casa sua. Carichiamo le valigie su un taxi e partiamo.
L'aeroporto è gremito di gente di tutti i colori. È affascinante come in questo luogo si mischino tante culture diverse con tanta naturalezza.

Scott mi prende la valigia e la solleva per posarla sul nastro che la porterà in stiva.
Ci affrettiamo verso il gate e saliamo sull'aereo.

Sento un fremito. L'aereo parte. Corre veloce sulla pista e si solleva.
Infilo le cuffie.
Cullata dai movimenti dell'aereo, mi addormento sulla spalla di Scott.

***

Un rumore. Un rumore fortissimo. L'aereo rotea. Sta precipitando.
E uno schianto. Fumo, fuoco...
La mia testa sbatte forte da qualche parte.
Apro gli occhi, l'adrenalina in circolo.
Scott non si muove.

-Scott! SCOTT! AIUTO- grido, sovrastando le urla degli altri passeggeri.
Ma nessuno fa caso a me.

-AIUTO!- Grido di nuovo.
Cerco di tirare per le spalle il mio ragazzo, ma ha le gambe incastrate.
Lo tiro con tutte le mie forze, ma non sono abbastanza forte.

Gridò di nuovo, e finalmente qualcuno mi sente. Un ragazzo con i capelli rossi e ricci solleva la lamiera che blocca le gambe di Scott e io riesco a liberarlo.

-Stai bene?- Mi chiede.
-Io si, ma lui non lo so- rispondo. Il panico comincia a farsi sentire.
-L'ambulanza sta arrivando, non preoccuparti. Lo rimetteranno a posto-
-Dove siamo?-
-Ad Atlanta. Fuori dalla città-.

Io non ho paura. So che Scott tra un po' starà bene.
Quando il ragazzo si allontana, Scott riapre gli occhi.

-Amore, stai bene?- Grido.
-Si, ma non riesco a muovere le gambe-.
-Merda- impreco, chiedendo aiuto al medico più vicino.

Il dottore si precipita a visitarlo.

-C'è una lesione alla colonna vertebrale dovuta all'impatto. La sento con le dita. Ma con un'operazione dovrebbe ristabilirsi. Il neurologo è molto bravo- mi informa il dottore, caricando in ambulanza il mio ragazzo.

La corsa in ospedale è molto lunga.
Seduta in ambulanza, tengo la mano a Scott e gli accarezzo la testa, passando la mano tra i capelli.
Poi, nel caos dell'ospedale, non capisco più niente. L'effetto dell'adrenalina smette e il dolore mi investe in pieno volto. Il polso mi da' una fitta insopportabile, la testa mi pulsa...una macchia nera si fa strada nel mio campo visivo...e le tenebre si impossessano di me.

***

Mi fa male la testa. Forte. Vorrei staccarmela. Come se mi avessero tirato una padellata in piena fronte.
Apro piano gli occhi, ma la luce è troppo forte. Non riesco a vedere nulla, è tutto sfocato. Un volto familiare accanto a me, ma non è Scott.
Piano piano riesco a mettere più o meno a fuoco il ragazzo che mi ha aiutato a disincastrare Scott.

-Ciao- mi saluta.

Cerco di ricambiare, ma al posto della voce ho un rantolo degno di un moribondo.

-Il neurologo ha detto che il tuo ragazzo è in coma, ma se supera la notte di rimetterà. Il problema è che è molto difficile che in quelle condizioni superi la notte. Con gli esami hanno trovato un numero strano virus nel sangue. Tu invece avevi un coagulo nel cervello. Hai preso una bella botta, e sei svenuta. I tuoi capelli...beh...per operarti hanno dovuto rasarti. Mi dispiace- mi informa.

Ma i miei capelli...che palle!

-Scott...devo vederlo!-Cerco di alzarmi, ma la testa mi fa troppo male e non riesco a muovermi.
Il ragazzo mi fa stendere di nuovo.

-Come ti chiami?- Gli chiedo flebilmente.      -Chase- mi risponde.
-Allison- sorrido.
-Se mi lasci aiutarti ad alzarti, ti metto sulla sedia a rotelle e ti accompagno dal tuo fidanzato. Credo di riuscire a respirare da sola?-.
-Si, penso di sì-.

Mi stacca delicatamente il tubicino, ma subito sento mancarmi l'aria.
In un rantolo, gli chiedo di rimettermelo.
Me lo riattacca e poi chiama l'infermiera, che dopo pochi secondi accorre concitata.
Chase gli chiede di attaccarmi all'ossigeno, di spostarmi sulla sedia a rotelle eccetera eccetera.

L'infermiera chiama un paio di specializzandi, poi mi collegano all'ossigeno, spostano la flebo e mi fanno mettere sulla sedia a rotelle.

Chase mi spinge fino da Scott.
Lo spettacolo non è quello che mi aspettavo.
Infermiere e dottori gli girano attorno concitati. Corrono, gridano. Le matricole sono nel panico.
Il bip del monitor è troppo ravvicinato. Il defibrillators non funziona.

-Allison Argent?- Chiede una dottoressa.
-Sono io-.
-Dobbiamo chiedere il tuo consenso per fermare il cuore di Scott McCall. Solo per qualche secondo, poi riparte da solo. È pericoloso, molto pericoloso, ma non impossibile. Può salvargli la vita-.

Ci penso per qualche secondo.
Morirebbe in tutti e due i casi.

-Fatelo- acconsento.

La dottoressa torna da Scott.
Prepara una siringa e gliela inietta nel cuore.

Due secondi.
Un bip prolungato. Il cuore è fermo.

Un secondo.
Due secondi...
Tredici secondi...
Venti secondi...
E il cuore non riparte.

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Hello!! Sono crudele.
Per l'idea del farmaco che ferma il cuore, ringrazio
@proudtobea_fangirl

Non linciarmi, ti voglio bene e amo la trilogia past-present-future.

Ringraziamenti a parte, voglio dirvi che ho la completa intenzione di farvi soffrire come dei dannati.
Ok ho finito.
Stellinate e commentate!! Vvb❤️❤️
(Mi consigliate una nuova formula di chiusura?)

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