Los Angeles

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*piccola premessa*
Ho fatto un salto temporale della Madonna.
Loro due sono stati anche a Austin, Las Vegas (e gran canyon) e San Diego, ma non volevo annoiarvi, per cui ho saltato un pezzettino.
Salterò un altro pezzo dopo i capitoli di Los Angeles.
*fine premessa*

1 Luglio 2017:
Derek's pov:

L'arrivo a Los Angeles è previsto per le 8:30.
Ma l'aereo è ovviamente in ritardo e la cosa non va bene, perché ogni secondo che Stiles passa su un aereo, è un secondo in più in cui mi tocca vederlo vomitare anche l'anima.

Nel poco tempo in cui ha dormito nel tragitto da San Diego a Los Angeles, ho cercato un posto dove andare a dormire.
Ho trovato un hotel che ha anche le terme che non è niente male.

L'aereo atterra e al check-out...hanno perso le nostre valigie.

Dopo un viaggio di corsa per tutto l'aeroporto, riusciamo a raggiungere l'ufficio oggetti smarriti.

-Buongiorno. Hanno perso la mia valigia e quella del mio ragazzo nel volo tra San Diego e Los Angeles. Che faccio?- chiedo.
-Buongiorno. Beh, venite nel retro e mi dica se qui c'è la sua valigia-

Il funzionario ci guida nel retro, dove saranno stipate almeno 500 valigie.

Alla fine, dopo aver smontato mezzo ufficio, ci arrendiamo.
Ma da lontano, con un sottofondo mentale di musichetta epica, arriva un facchino con i bagagli che non sono stati ritirati.
E, meraviglia delle meraviglie, CI SONO LE NOSTRE VALIGIE!!

Così blocco l'uomo.

-Buongiorno, queste sono le mie valigie-. Afferro il mio borsone e il trolley di Stiles.
L'uomo mi guarda stranito, poi riprende il suo carrello e se ne va.

-Ti ho preparato una sorpresa-. Esordisco in taxi mentre Stiles mi sbava mezzo addormentato sulla maglietta.
-Che sorpresa?- chiese alzando la testa.
-Una sorpresa bella- gli rispondo prima di baciarlo.

L'hotel è a cinque stelle, con le terme all'ultimo piano del grattacielo.

-Ecco il nostro hotel. Ho prenotato per due giorni e una notte-.
-Oh, Derek, ma è stupendo!!- risponde sorridendo e baciandomi.
Gli sorrido a mia volta, e gli restituisco il bacio.

Entriamo nell'hotel.
Chiedo la stanza e veniamo guidati fino al penultimo piano.

-Stanza 462- ci informa la cameriera.
-Grazie-.

Camminiamo fino in fondo al corridoio.
Apro la porta.
La camera è a dir poco stupenda.
Il letto matrimoniale ha un baldacchino enorme, e dietro c'è una vetrata che da sul terrazzo, con delle tende di velluto rosso.

Il bagno ha la doccia e la vasca con l'idromassaggio.

-Ma la sorpresa più bella te la faccio vedere adesso. Mettiti il costume da bagno-.

A turno andiamo in bagno a mettere il costume, poi prendiamo l'ascensore e saliamo al piano di sopra.

L'ascensore si apre su un anticamera con alcuni cubicoli e un banco con dietro una ragazza dal sorriso gentile.

-Le terme, Derek, sul serio?!- esulta Stiles con un ghigno euforico.
Gli sorrido, poi lo prendo per mano e andiamo dalla ragazza.

-Buongiorno. Ho prenotato per due giorni a nome "Hale"-.
-Si. Adesso vi fornisco un accappatoio- dice con un elegante accento francese.

Sparisce dietro una porta e ne torna dopo una manciata di secondi con due accappatoi ben ripiegati.

-Questi lo dovrete restituire alla fine della vostra permanenza. E queste sono due card che vi permettono di usufruire di tutti i servizi della SPA. Potete indossare gli accappatoi in quei camerini e i vestiti lasciarli a me. Saranno piegati e messi nell'altra stanza e potrete ritirarli quando andate via. Buona giornata-. Sorride e ci apre la porta.

Passiamo oltre quella porta e ci si apre il paradiso.

La giornata passa tra sauna, piscina e massaggi, e giusto per non perdere l'abitudine, alla sera ci infiliamo nella vasca.

Comincio a baciare Stiles.

-Stiles...io voglio...- comincio.
Leggo il desiderio nei suoi occhi, e so che lui lo legge nei miei.
-Anche io-.

Eh, beh...il resto ve lo lascio immaginare.

2 Luglio 2017:
Stiles' pov:

Mi sveglio. Ho male ovunque. Dal sedere al collo, sento un bruciore sordo.

-Derek, giuro che ti uccido- mugugno alzandomi.

Inutile dire che andando in bagno cammino come un maledetto pinguino.

Ricorderò per sempre questa serata. È stata la notte più bella della mia vita.

Comincio a lavarmi, poi, in accappatoio, prendo il tablet di Derek e, steso sul letto, studio una mappa di Los Angeles, cercando dei posti dove andare.

-Amore...- mugugna il proprietario del tablet girandosi.
-Buongiorno, principessa- gli sorrido.
Lui mi tira un cuscino, ma ricambia il sorriso.

Mi allungo e lo bacio.

Lo amo. Io giuro che lo amo.

America (Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora