Los Angeles

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2 Luglio 2017:
Stiles' pov:

Sono convinto di amare Derek. Io so che è così, altrimenti non ci sarebbe spiegazione a cosa sento dentro.
Un'enorme nuvola di sentimenti confusi ma al contempo perfettamente chiari, un ammasso di farfalle che si agita ogni volta che mi sorride.
Quando mi abbraccia, quel senso di essere invincibile, come se accanto a lui nessuno potesse battermi. Riaffronterei i miei dolori uno ad uno, le mie pene, per altre 100 volte per essere dove sono adesso. Vorrei poter non morire mai, per poter stare per sempre con lui. Sono piccolo, ho solo 16 anni, ma sento dentro che lui è quello giusto. Voglio stare con lui per tutta la vita, voglio passare con lui il resto dei miei giorni.

Voglio passare il resto dei miei giorni in giro per il mondo con il mio ragazzo, voglio poterlo baciare sotto il sole morente sul bordo del Gran Canyon, nuotare con i delfini e vederli scappare perchè percepiscono il lupo dentro di lui. Voglio essere triste, felice, arrabbiato nero, voglio abbracciarlo, baciarlo, camminare, correre e affrontare la vita insieme a lui.
Perché io lo amo. Ed è così che ci si sente quando si ama una persona.

-Perché mi guardi così?- mi chiede Derek notando che lo sto fissando da un po' mentre si veste.
-Perché ti amo- rispondo semplicemente -e perché sei dannatamente sexy, ma forse questo dovevo tenermelo per me-.

Lascia cadere la maglietta, si avvicina e mi bacia con passione.
Sono felice.
Dalla morte di Scott non pensavo di poter provare ancora gioia. Ma Derek è stato capace di farmi dimenticare del dolore e io non sto male.
Mi ha convinto che lui è felice, che mi guarda ed è contento che io mi stia divertendo e non deprimendo come Allison.
Ormai ho capito come fare per superare il dolore.
Quando mia madre è "morta" ero solo. Mio padre non c'era più. Era finito come Allison, ma lui non ha avuto la forza di rifarsi una vita per mesi. In quel periodo sono stato dai McCall, ma ero solo. Scott cercava di aiutarmi come poteva, ma io ero piccolo e ribelle. Ero un bambino a cui erano crollate tutte le certezze di una vita, e non è stato facile.
Ma adesso ho Derek ed è tutto più facile.
Sono felice. Cazzo se lo sono.

-Amore, oggi sorridi un sacco- commenta Derek.
-Sono felice. Sono felice di essere qui con te, anche se non so ancora che fare con mio padre- gli rispondo io sorridendo ancora di più.
-Che facciamo oggi?- chiede lui abbracciandomi.
-Visitiamo la città-.
-Ci sto-.

Finiamo di vestirci e poi usciamo dall'hotel.

Ci guardiamo intorno senza sapere dove andare, ma poi scoppiamo a ridere.
Alla fine iniziamo a camminare a caso, senza contare il fatto che non abbiamo poi la più pallida idea di come fare a tornare indietro.
Camminiamo per le vie di Los Angeles senza mai lasciarci la mano, sempre ridendo e guardandoci come se la cosa che stiamo vedendo è la più bella del mondo.
Arriviamo sul Golden Gate Bridge al tramonto.
C'è una luce arancione, molto strana, e il mare riflette il sole morente.
Derek si avvicina a me e mi abbraccia da dietro.

-Stiles, tu sei tutta la mia vita. Ti amo, e sento che sarà per sempre così- mi sussurra in un orecchio.
-Anche io. Ti amerò per sempre, anche se sono piccolo. Non importa. La mia vita sarà tua- mi giro - io sono tuo, e te l'ho dimostrato ieri sera-.
-Ti amo. Adesso e per sempre-.

Mi alzo in punta di piedi e lo bacio, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provo per lui.
Leggo nei suoi movimenti che per lui è lo stesso.
Lui ama me almeno quanto io amo lui. E sono felice, cazzo. Finalmente.

Derek's pov:
Non pensavo di essere ancora in grado di amare.
Non volevo amare più nessuno, volevo stare solo per non soffrire più.
Non mi andava di vedere ne' ragazzi ne' ragazze, ero diventato completamente assente. E nessuno se n'era accorto. Gaia, forse, ma lei sente l'odore delle mie emozioni, non conta.
E poi è arrivata l'opportunità del viaggio. La preside ha detto il mio nome e io sapevo già che volevo partire con Stiles. Non sapevo perché. O meglio, avevo una maledetta cotta per lui, che in due settimane si è trasformata in un amore che mi consuma, una passione che accende il mio cuore del fuoco della vita che credevo estinto per sempre.
Non credevo di essere più capace di sorridere, ma Stiles ci è riuscito. È riuscito a riportarmi indietro da quel senso di oblio che si stava cibando della mia anima.
E adesso provo questa sensazione che non mi fa smettere si sorridere.
Sono felice. Dopo anni, sono felice. Ed è bello, ma bello sul serio.

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Hii!!
Questo capitolo è stupendo e pucciosissimo.
I capitoli Sterek riprenderanno tra un po'...perché adesso voglio andare avanti con i capitoli a New York, che magari finalmente trovano 'sto assassino.
E poi ho in mente tante belle cose per i capitoli ad Atlanta...aspettatevi di tutto!!

America (Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora